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Scontri a Napoli, di chi è la regia occulta?

Clan del centro ed ultras dietro gli scontri a Napoli.

Pubblicato il 25 Ottobre, 2020

É ancora forte l’eco degli scontri di Napoli di venerdì sera, una notte di follia che difficilmente sarà dimenticata. Mentre la città, messa letteralmente a ferro e fuoco dai manifestanti, si lecca le ferite, le forze dell’ordine iniziano a ricostruire quello che è successo in quella drammatica notte. Non una protesta spontanea che è degenerata in violentissimi scontri, ma un’azione determinata e studiata a tavolino nei dettagli con una sapiente regia criminale alle spalle, secondo le prime ricostruzioni.

Nel frattempo sono stati fermati due manifestanti, entrambi con precedenti penali, arrestati, condannati e già tornati a piede libero. I commercianti, scesi con l’intenzione di protestare pacificamente, c’entrano poco o nulla con gli scontri a Napoli. Secondo il gabinetto scientifico della polizia, che sta visionando video ritenuti interessanti, ci sarebbe la regia occulta di clan camorristici operanti nella zona del Pallonetto, dei Quartieri Spagnoli e della Pignasecca, ai quali si sarebbero aggiunti anche gruppi di ultrà.

Dopo l’annunciata protesta dei commercianti, i violenti si sarebbero organizzati per una vera guerriglia urbana, come è effettivamente accaduto. Organizzatori di concerti di piazza, bagarini, parcheggiatori abusivi ed altri personaggi che vivono al confine tra legalità ed illegalità sarebbero i principali protagonisti dei tafferugli, organizzati con i sofisticati mezzi tecnologici della rete, dove le forze dell’ordine faticano ad arrivare.

I poliziotti non si aspettavano di ritrovarsi di fronte ad un piccolo esercito, armato di bombe carta e petardi e perfettamente organizzato. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per identificare i responsabili materiali e gli organizzatori.

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