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Sboarina: “Decreto ingiusto”. Ztl ampliata, prorogati i plateatici, aiuti agli anziani.

Pubblicato il 26 Ottobre, 2020

Ztl allargata per favorire l’asporto, proroga dei plateatici per sostenere le attività economiche, servizi potenziati per tutelare gli anziani e massa critica per far arrivare la voce di tante categorie penalizzate a Roma. Questa la risposta del sindaco di Verona Federico Sboarina al decreto della Presidenza dei Ministri di ieri, giudicato dallo stesso primo cittadino “incomprensibile per tanti aspetti e profondamente ingiusto nei confronti di chi da mesi ha investito per mettere in sicurezza le attività”.

Questa mattina, in diretta streaming, il sindaco ha chiarito quanto prevede l’ultimo Dpcm e quello che può fare l’Amministrazione comunale per sostenere commercianti e lavoratori, pur nel rispetto della legge dello Stato.

Ztl, allargamento orario ingresso. Come successo durante il lockdown di primavera, la Zona a traffico limitato da oggi è aperta tutti i giorni fino al 9 novembre. Gli orari, dalle 10 alle 24, sono stati studiati per arginare le penalizzazioni causate dal Dpcm alla ristorazione, che prevede la chiusura di tutti i locali alle 18 e la possibilità dell’asporto fino alle 24. La sperimentazione serve a facilitare la formula del take away e consentire quindi ai veronesi di raggiungere più facilmente ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie dove prendere il cibo ordinato e consumarlo a casa. Visto che la norma nazionale stabilisce l’apertura solo a pranzo e impone un massimo di 4 persone per tavolo, l’asporto potrebbe essere utilizzato anche in questa fascia oraria. Resta invece attiva la telecamera, cosidetta Apu, e cioè quella che sanziona il divieto di accesso nell’area pedonale urbana da corso Sant’Anastasia. Nella stessa ordinanza si contempla anche l’esigenza di parcheggio dei residenti del centro storico, allargando la possibilità di sosta nelle aree limitrofe al centro per i possessori di permesso della Zona Verde. Gli stalli blu sono tutti a pagamento.

Proroga plateatici. Con la stessa logica di agevolare il comparto della ristorazione, si provvederà anche al prolungamento di tutti i plateatici in scadenza il 31 ottobre, fino al 10 gennaio 2021. Un modo, quello di prolungarli fino alla fine delle festività natalizie, per consentire agli esercenti di lavorare anche all’aperto e far rispettare i distanziamenti per far fronte a un periodo difficile come quello attuale.

Anziani e servizi domiciliari. Per tutelare gli anziani, che sono la fascia più fragile della popolazione rispetto al contagio Covid, vengono garantiti e potenziati tutti i servizi domiciliari già in essere. L’appello del sindaco è di uscire lo stesso necessario, appoggiandosi ai servizi comunali per chi vive solo o con familiari e conviventi ammalati. Vengono forniti assistenza, ma anche spesa, consegna dei farmaci, gestione della casa. Così come pasti a domicilio e trasporto. E ancora telesoccorso e telecontrollo, forniti dalla Regione Veneto. Basta contattare lo Sportello Sì di vicolo San Domenico 13/B per richiedere le diverse prestazioni. È attivo il numero verde 800085570, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Oppure chiamare i Centri sociali territoriali presenti nei quartieri. Per la Prima Circoscrizione l’ufficio di via Macello 2 al numero 0458034639. In Seconda, lo sportello di piazza Righetti 1 al numero 0458379673. Per la Terza Circoscrizione, il centro di via Marin Faliero 73 ai numeri 0458492102 -101. Per le Circoscrizioni Quarta e Quinta, l’ufficio di via Bacchiglione 8 ai numeri 0458238111-127. Infine, per le Circoscrizioni Sesta, Settima e Ottava, il centro di via Del Capitel 22 al numero 0458830801.


Massa critica con le categorie penalizzate. Il Sindaco ha poi specificato che né il Comune né la Regione hanno il potere di allentare le misure governative. Per questo stamattina ha chiesto ai titolari di palestre, scesi in piazza Bra per protestare, di inviare le loro istanze e soprattutto le certificazioni della messa in sicurezza delle attività. Richieste che verranno unite a quelle di tutta la provincia e, come avverrà in tante regioni, trasmesse a Roma, nel tentativo di far sì che il Governo ascolti le richieste e modifichi il decreto.

Mercati. Nonostante siano luoghi dove si rischiano gli assembramenti, il Dpcm non prevede provvedimenti per i mercati rionali. Per questo il sindaco ha confermato la decisione della settimana scorsa, presa con Confesercenti e Confcommercio, di far rispettare il distanziamento davanti ai banchi. Ogni ambulante deve dotarsi di un sistema per evitare che la propria bancarella sia affollata, attraverso distanziatori o corsie separate. Nei mercati più grandi, invece, Stadio e Borgo Venezia vengono introdotti degli steward per informare le persone e invitarle a rispettare la distanza. Misure preventive per mettere in sicurezza clienti e commercianti, consentendo così agli ambulanti di lavorare.

Scuole e sport. Il Sindaco, già in mattinata, ha sentito il Provveditore e il Rettore per gli ultimi aggiornamenti in merito alla didattica a distanza, prevista dal Dpcm per gli ultimi gradi di istruzione. Misura che, se applicata al 75 per cento, garantirebbe di alleggerire la presenza nei mezzi di trasporto pubblico. Nel pomeriggio, invece, è stato deciso assieme al presidente della Provincia Manuel Scalzotto di anticipare la conferenza dei sindaci per interpretare in maniera univoca e uguale i provvedimenti legati alle attività sportive. Il Dpcm, infatti, sospende tutte le competizioni, tranne quelle di rilevanza nazionale, e lo sport di base nelle discipline di contatto. Ma conferma gli allenamenti all’aperto e individuali. I sindaci puntano a definire una linea comune per evitare disparità.

“Questo decreto per tanti versi è illogico – ha detto Sboarina -. Ci troviamo in una situazione pandemica, ed è ovvio che in primis va tutelata la salute dei cittadini, ma non per questo si deve arrivare al disastro economico. A meno che non ci venga detto che c’è un rischio sanitario elevato immediato, l’ultimo Dpcm è oggettivamente insensato. Le nostre attività sono un pilastro fondamentale, c’è la necessità che il Governo emani provvedimenti che tutelino le persone, soprattutto quelle più fragili, ma che consentano alle diverse categorie di lavorare nel rispetto di tutte le misure per la sicurezza. La sospensione del servizio alle ore 18 per la ristorazione è assurda. Toglie, infatti, ai nostri esercenti la possibilità di lavorare proprio nell’orario più utile, dell’aperitivo e della cena. È un macigno pesantissimo scagliato contro un intero settore, dopo mesi di fatiche per tenere aperto e con spese per adeguarsi a tutti i protocolli. Molto più logico sarebbe stato accogliere la proposta dei Governatori delle Regioni per una chiusura alle 23. In questa maniera si rischia invece un danno economico incalcolabile. Per questo ho firmato l’ordinanza di allargamento della Ztl, con gli orari studiati insieme con le categorie e gli operatori per favorire l’asporto e l’attività all’ora di pranzo, l’unica ammessa. Nella stessa ordinanza si va incontro anche alle esigenze dei residenti del centro, con la possibilità di parcheggiare anche fuori dalla cosiddetta Zona Verde quindi nelle aree limitrofe. Fortemente penalizzati anche i titolari di palestre, scesi in piazza questa mattina. Ma penso anche ai teatri, ai cinema, al settore degli spettacoli e degli eventi dal vivo. Sembra che alcune categorie siano untori rispetto ad altre. Da oggi i bambini non possono fare sport distanziati e con le mascherine, ma si possono ritrovare tutti insieme al parco giochi. Servono risposte certe. Da sindaco farò tutto il possibile per far arrivare le istanze delle diverse categorie economiche a Roma. Non intendo promettere quello che non posso fare, come fa invece qualcun altro, così come vendere fumo o strumentalizzare quanto accade. Davanti ad una legge dello Stato nessun sindaco può allentare le misure, ma per quanto mi riguarda darò il massimo supporto ai lavoratori penalizzati da questo decreto insensato”.

Il sindaco è poi ritornato sulle precauzioni da prendere in questo periodo, con un appello agli anziani. “Il virus c’è, così come c’è una emergenza sanitaria e vanno tutelati i soggetti più fragili. Agli anziani dico quello che ripeto ai miei genitori: usare sempre la mascherina, non ricevere visite a casa se non quelle di una cerchia limitata di persone, di uscire lo stretto necessario per una passeggiata o per fare la spesa. Per tutto il resto c’è il Comune, abbiamo implementato i servizi, basta chiamare i numeri dei nostri sportelli e verranno recapitate a casa spesa, medicine e molti altri aiuti”.

Presente al punto stampa anche l’Assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare, per ribadire la disponibilità dell’Amministrazione a sostenere tutti gli anziani che hanno bisogno di un aiuto.

“Ci sono tante persone sole, o con parenti malati, se non positivi al Covid – ha spiegato Maellare -, nessuno verrà lasciato indietro. Ecco perché i nostri servizi sono spinti al massimo per rispondere a tutte le esigenze. Da anni il Comune di Verona ha attivato una importante politica di sostegno alla domiciliarità, ancor più preziosa in un momento come questo. È un servizio a tutto tondo, dalla spesa alla cura della casa. I nostri operatori sono pronti e garantiscono diverse prestazioni in tutta sicurezza, tutelando così gli anziani e consentendo loro di uscire di casa il meno possibile e di non incontrare troppe persone”.

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