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Tarro: “Andiamo verso l’immunità di gregge. No al panico e al lockdown. Ma le frontiere vanno chiuse”.

Pubblicato il 28 Ottobre, 2020

No al panico e al lockdown, gli asintomatici sono portatori sani, stiamo andando verso l’immunità di gregge. Questi i punti focali della nostra intervista al Professor Giulio Tarro, virologo di fama internazionale, allievo di Albert Sabin (il padre del vaccino contro la poliomielite).

Professore, a luglio lei aveva detto che non ci sarebbe stata una seconda ondata. Che cosa sta succedendo?

Noi avevamo concluso la nostra epidemia con l’estate e poi a luglio abbiamo avuto casi che riguardavano le frontiere: i bulgari a Mondragone, i viaggiatori dal Bangladesh a Fiumicino, i nostri commercianti che rientravano da Bosnia e Slovenia già contagiati, i turisti italiani di ritorno dalla Croazia e dalla Spagna. Il virus è stato riportato in Patria. Ecco perché è importante porre attenzione alle frontiere. Le frontiere andavano chiuse, come ha fatto la Cina per bloccare la diffusione del contagio.

C’è poi da dire che da settembre sono andati aumentando i tamponi: dai migliaia del periodo epidemico fino agi oltre 150mila quotidiani. Questo significa che c’è una percentuale di positivi che è diversa rispetto al picco epidemico precedente sia per la quantità, perché a marzo i positivi erano il 25-30% mentre ora sono 10 volte di meno, sia per la qualità, perché il 95% oggi è asintomatico. La percentuale di letalità è fortunatamente ridotta rispetto a marzo, siamo passati dal 6% di inizio pandemia allo 0.5% attuale. Abbiamo una percentuale che è uguale a tutto il resto delle nazioni. 

Lei pensa che sia stato giusto colpire categorie come piscine e palestre e ristoranti?

Non ci sono criteri scientifici che possano provare che piscine e palestre provochino pericolo. Uno studio uscito sulla rivista Lancet ha dimostrato che non sono loro il problema. Bisogna bloccare le frontiere. Sono sufficienti distanziamento e mascherine. Questa è una malattia come l’influenza, la letalità è dello 0,5% sappiamo che è una malattia che ora sappiamo curare. Non siamo più sprovveduti.  

Quando finirà tutto questo?

Questo dipende. Se guardiamo alla Svezia, è già finita prima di circolare. Hanno fatto circolare il virus, hanno protetto gli anziani e gli immunodepressi. Hanno creato un’immunità di gregge grazie all’intuizione dell’epidemiologo di Stato Johan Giesecke.
Per me sarebbe già finita se solo si fossero chiuse le frontiere. Sono comunque ottimista. Anche perché tutti i Paesi al di sotto dell’Equatore ora sono in piena estate. E sappiamo che i raggi ultravioletti uccidono il virus.

Cosa ne pensa del tanto agognato vaccino?

E’ qualcosa che deve venire prima di un’epidemia, prima della malattia, In prospettiva può essere importante però bisogna essere certi che sia efficace e sicuro. 

Il plasma è un’arma efficace contro il Covid?

Certo. La stessa FDA ha approvato la sieroterapia e la usa come profilassi per 35 milioni di sanitari. E’ talmente importante che la possiamo considerare un vaccino temporaneo.

Come proteggerci?

Innanzitutto spegnendo la tv e proteggendoci dal panico e dalla paura, che diminuiscono le difese immunitarie. E poi assumendo Vitamina C e Vitamina D.

Gli asintomatici sono contagiosi?

Se noi pensiamo a marzo questi soggetti sicuramente erano contagiosi perché la carica virale era tale da essere trasmessa e infettare altre persone. Ora la carica virale in questi soggetti è molto bassa. Possiamo definirli dei portatori sani.

Ieri Ilaria Capua ha detto che l’unica soluzione per porre fine all’epidemia di Covid è l’immunità di gregge e non il vaccino. 

A fine marzo uno studio del Dr Luca Foresti, basato sul caso della nave da crociera Diamond Princess rivelava che gli italiani contagiati dal virus sarebbero stati almeno 11 milioni e 200 mila. Rispetto a fine marzo questa situazione si è raddoppiata quindi questo può giustificare che stiamo andando verso l’immunità di gregge.

Ha senso tamponare tutti? Il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini e il governatore del Veneto Zaia hanno chiesto di tamponare solo i sintomatici, Crisanti li ha definiti “irresponsabili” e sostiene la strategia dei tamponi a tappeto. 

Penso che sia stato irresponsabile fare tamponi senza significato. Non possiamo rincorrere i non sintomatici perché non c’è motivo, lo dice anche il Prof. di Virologia dell’Università di Padova Giorgio Palù. Ammiro molto quello che è stato fatto da Zaia durante il periodo dell’epidemia perché il Veneto ha fatto il doppio dei tamponi rispetto a qualsiasi altra Regione. 

Perché in Cina non si parla più del virus? 

Ma perché sono stati in grado di bloccarlo e hanno chiuso le frontiere quando andava fatto. 

Ma le terapie intensive sono così appesantite come ci dicono?

Ci sono sicuramente ricoverati ma le terapie intensive non sono ancora piene. La sofferenza degli ospedali di oggi è il frutto di scelte politiche: dal 1997 al 2015 sono stati dimezzati i posti letto delle terapie intensive per cui quando in Italia arriva una virosi respiratoria come l’influenza, ad esempio, si riempiono i reparti.  Nell’ultimo anno abbiamo avuto 6 milioni di italiani con l’influenza e 10 mila vittime ma questo non è stato scritto. Succede che oggi molte persone vengano ricoverate con pochi sintomi e questi occupano posti che potrebbero essere liberati per chi ha veramente bisogno. C’è una normativa che regola la creazione di un posto letto del Covid, che costa… Se a marzo si moriva di più è perché il virus non si conosceva ancora, lo si affrontava come un problema respiratorio ma poi si è scoperto che era di più di quello. 

Cosa ne pensa di un possibile lockdown o di una chiusura delle scuole come invocato da tanti?

Hanno fatto tanto per aprire le scuole che non ha motivo chiuderle adesso. Non sono quelle le fonti del contagio. Sono i soggetti che vanno e vengono in giro per il mondo e che hanno riportato il virus sul territorio. Pensi alla peste ad Atene nel 430 a.C: si isolava il paziente e gli si imponeva la quarantena. Fine.

Il Governo dovrebbe smettere di terrorizzare le persone. Io mi sono occupato del primo caso di Sars nel 2003 in Italia. Un virus che è poi scomparso.  Non va affibbiato a questo virus la potenzialità di distruttore delle umanità come le pesti di una volta. Io non so se è una questione politica, ogni volta che c’è una restrizione si ha l’allungamento di una libera elezione Devo pensare male? 

Secondo lei il Covid è stato costruito in laboratorio?

Io credo che sia un virus naturale perchè i virus artefatti non hanno molta vita. Questo invece è un virus che gira molto. E non colpisce chi ha avuto la Sars. Basta guardare all’Africa, dove di zoonosi ce ne sono state sempre molte. Lì non c’è una vera e propria epidemia, solo dei focolai. Si vede che una buona parte di loro ha sviluppato degli anticorpi. 

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