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Stefano Albano: 'l'amministrazione naviga a vista, ma si potrebbe fare molto'
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Aiuti al commercio, Albano (Pd): “Lo scaricabarile non fa il bene della città e di chi la anima ogni giorno, ecco quattro proposte concrete per Comune e Regione”

Pubblicato il 29 Ottobre, 2020

Si legge in una nota di Stefano Albano, Pd: “Noi siamo al fianco dei commercianti e degli operatori economici in questo momento difficile, i loro timori davanti alle nuove chiusure sono legittimi e prioritari. Confido che le misure varate dal governo arrivino in fretta, nei tempi indicati, ma in questo momento occorre il contributo di tutti. In particolare le istituzioni locali, Comune dell’Aquila e Regione Abruzzo, possono e devono fare la loro parte per aiutare. Biondi, Liris e Imprudente, i massimi rappresentanti cittadini nelle due istituzioni, si limitano a scagliarsi contro il governo, dimenticando che anche loro possono attivarsi per dare sostegno a tutte le categorie penalizzate. A tal proposito voglio concentrarmi su quattro questioni rispetto alle quali voglio chiedere chiarimenti ed avanzare proposte da attuare in breve tempo, a iniziare dai fondi del Cura Abruzzo, che la Regione aveva previsto come indennizzo a maggio e che non sono ancora arrivati nelle tasche degli operatori colpiti dal primo lockdown dopo ben 5 mesi: sono 90 milioni di euro già stanziati e un tale ritardo è scandaloso, soprattutto da chi si è sperticato nel criticare i ritardi – di gran lunga minori – delle misure stanziate dal governo nazionale. Tali sostegni vengano erogati immediatamente. La Regione ha poi approvato uno stanziamento di 12 milioni di euro in favore del Napoli Calcio per il ritiro estivo di Castel di Sangro: quei fondi vengano subito stornati in favore delle piccole e medie imprese abruzzesi penalizzate da questa seconda ondata, mentre la stessa somma potrà essere destinata al Napoli Calcio alla prossima legge di bilancio. Quanto al cratere aquilano, avevo già proposto a maggio scorso di rimodulare parte dei fondi Restart per aiutare le piccole e medie imprese del comune dell’Aquila e dei comuni del cratere: il 28 febbraio 2018, il Cipe con la Delibera n. 25 assegnò 10 milioni di euro per l’accesso al credito alle imprese e ai professionisti. La giunta Marsilio in seguito, con Delibera 166 del 24 marzo 2020, ha dimezzato le risorse a disposizione. La Giunta regionale, infatti, per sostenere l’accesso al credito delle piccole imprese, ha deciso di utilizzare solo il 50% del fondo tramite i Confidi, cioè solo 5 milioni di euro anziché i 10 milioni previsti e disponibili, senza specificare come, quando, dove e con quale strumento utilizzare i 5 milioni restanti. La mia proposta: vengano questi ulteriori 5 milioni immediatamente posti per coprire gli affitti e il pagamento delle bollette, in misura percentuale, dei commercianti e artigiani aquilani o di quanti titolari di attività commerciali, economiche, culturali, sportive e ludico-ricreative operanti nel Comune dell’Aquila e nei comuni del Cratere. Sempre durante la prima ondata, ad aprile, proposi al Comune di effettuare una ricognizione delle risorse non spese settore per settore. É stato fatto? È stato accantonato per tempo, in particolare da maggio 2020 in poi, un fondo in vista della seconda ondata, che garantisse liquidità per misure a sostegno delle fasce di città più in difficoltà? Eppure in molti, nel mondo scientifico come nelle istituzioni, chiamavano già a inizio estate alla prudenza rispetto a una possibile recrudescenza dei contagi nel periodo autunnale, a cominciare dal ministero della Salute. Perché nessuno dell’amministrazione comunale ha raccolto questa proposta? Sono dispiaciuto di come Biondi lanci collaborazioni a metà, chiamando a raccolta solo i consiglieri regionali e trascurando l’assise comunale, le associazioni cittadine, le forze politiche e le sigle di rappresentanza locali. Ricordo che a maggio del 2019 in consiglio comunale fu approvato all’unanimità un ordine del giorno sul commercio da me proposto con spirito di collaborazione e svestendo i panni della contrapposizione politica, a cui non è stato mai dato seguito. Ancora una volta avanziamo proposte concrete, sperando che Comune e Regione le recepiscano. Criticare è legittimo, ma lo scaricabarile non fa il bene della città e di chi la anima ogni giorno”.

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