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Sindacati della scuola: “In parole povere, qualcuno (il Miur o il Mef) ha sbagliato a fare i conti”

Pubblicato il 30 Ottobre, 2020

Sindacati della scuola: qualcuno ha sbagliato a fare i conti? “Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro urgente al dirigente dell’Usr Abruzzo per avere contezza della nota protocollo numero 14346 del 20 ottobre 2020, con la quale l’Ufficio scolastico regionale ha disposto alle istituzioni scolastiche della Regione di ‘sospendere dalla data odierna l’attivazione degli incarichi temporanei ancora non perfezionati’ e di ‘non procedere ad ulteriori attivazioni di contratti relativamente alla sostituzione del personale già nominato’. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno per le scuole, in un periodo in cui già sono sottoposte a enormi difficoltà dovute alle emergenze di ogni tipo che stanno affrontando”. Lo si legge in una nota di Giuseppe La Fratta (Flc Cgil Abruzzo Molise), Davide Desiati (Cisl scuola Abruzzo Molise), Antonio di Zazzo (Uil Scuola Rua Abruzzo), Carlo Frascari (Snals Confsal Abruzzo), Piera Di Cicco (Fgu Gilda Unams Abruzzo). E ancora: “L’informativa alle nostre organizzazioni, svolta oggi dal direttore dell’Usr Abruzzo, alla presenza dei dirigenti degli ambiti territoriali provinciali, ha permesso di constatare come quello che temevamo in effetti rappresenta la realtà. La nota dell’Usr Abruzzo, simile a quella di altre Regioni, è dovuta a una sottostima dei costi standard mensili dei contratti, causata presumibilmente ad un errore nella tabella B allegata ai Decreti interministeriali Mef/Mi numero 95 del 10 agosto 2020 e numero 109 del 28 agosto 2020, che ha portato a una mancata copertura finanziaria delle assunzioni a tempo determinato autorizzate”.

Sindacati della scuola: “pare manchino in media circa 200 euro al mese per ogni contratto di supplenza”

Questa l’interessante conclusione: “In parole povere, qualcuno (il Miur o il Mef) ha sbagliato a fare i conti: pare manchino in media circa 200 euro al mese per ogni contratto di supplenza, per cui dei circa 13 milioni di euro previsti per tutto il 2020 ne sono già stati impegnati il 76% (e siamo ancora ad ottobre), mentre per il 2021 la situazione è ancora più preoccupante, considerato che dei circa 20 milioni di euro stanziati ne sono stati impegnati già circa 19 (pari al 91%). Appare evidente che se non mutano le cose si rischia di vanificare gli obiettivi indicati dalla norma che ha istituito l’organico di emergenza e di generare ulteriore caos delle istituzioni scolastiche, perché in caso di assenze ci si troverebbe nell’impossibilità di sostituire i docenti nominati per garantire lo sdoppiamento delle classi e i collaboratori scolastici necessari per garantire i protocolli di pulizia necessari in materia anti Covid. Vista la gravità della situazione, abbiamo sin da subito interessato le nostre segreterie nazionali, ma ad oggi dal ministero dell’Istruzione non è arrivata alcuna risposta. Riteniamo necessario che il ministero si faccia carico al più presto a livello centrale nelle interlocuzioni con il Mef di tutte le problematiche connesse alla gestione dell’organico aggiuntivo e non trascini ulteriormente la situazione di incertezza determinata dalle note inviate alle scuole dagli Usr. Nel contempo, abbiamo chiesto al direttore dell’Usr Abruzzo, nelle more della definizione della questione a livello nazionale, di garantire alle scuole la possibilità di sostituire il personale dell’organico aggiuntivo almeno fino a dicembre, visto che le risorse sembrerebbero essere sufficienti. In particolar modo, occorre garantire le supplenze alle scuole nei casi in cui l’assenza di docenti o Ata potrebbe dar luogo a particolari problemi legati alla didattica o alla sicurezza. In tal senso, abbiamo registrato un impegno da parte dell’Ufficio a valutare, tramite gli ambiti territoriali competenti, le situazioni che potrebbero dar luogo a maggiori criticità, consentendo in tal caso le nomine. Dal canto nostro, a livello nazionale continueremo a sollecitare la convocazione di incontro urgente e a chiedere l’applicazione della legge e lo stanziamento di risorse volte a garantire la copertura integrale dei costi legati al conferimento delle supplenze. Occorre fare chiarezza: non è possibile scaricare sugli uffici e sulle scuole ulteriori criticità. Se qualcuno ha sbagliato, se ne assuma la responsabilità”.

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