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Emergenza economica, i provvedimenti della Giunta De Luca

Pubblicato il 1 Novembre, 2020

Emergenza economica dovuta alle chiusure per il Covid: ecco i provvedimenti della Giunta De Luca. Il sindaco di Messina ha annunciato le misure per fronteggiare la crisi. “Riattiviamo la Family Card, con tre milioni e mezzo circa a disposizione. Una novità saranno i buoni da spendere, per cibi già cucinati, nei ristoranti convenzionati: 3 milioni circa. La delibera è quasi completata. Abbiamo pure previsto 350 tirocini per il sostegno al reddito: 2 milioni e 648 saranno impiegati”, annuncia il sindaco. “4 milioni e 633 li prevediamo dal finanziamento di Agenda urbana (regia regionale dell’assessorato Attività produttive). Sono somme che spettano a Messina: pretendo che questi soldi vengano messi in circolazione o protesteremo, non è giustificabile, voglio risposta dall’assessore Turano. In questo periodo, è un delitto lasciare le risorse ferme. Sono risorse che appartengono agli imprenditori della città di Messina”.

Subito dopo De Luca ha annunciato in diretta altre misure: “L’esenzione della Ztl, Zona a traffico limitato, dal 2 novembre (impatto 480mila euro in meno di entrate); l’esenzione totale dello scuola bus; l’esenzione della compartecipazione dell’assistenza domiciliare agli anziani; l’esenzione per l’utilizzo del Palacultura; l’esenzione della mensa scolastica; l’esenzione del costo dell’acqua per attività produttive e commerciali che abbiano subito prima il lockdown e poi la contrazione parziale delle attività (un milione e 850mila euro in meno nelle casse del Comune); l’esenzione totale 2020 della Tari per utenze non domestiche; l’esenzione Cosap (Canone occupazione suolo pubblico) e Cosap mercati nel 2020; un fondo di sostegno alle attività sportive ed esenzione per l’utilizzo di impianti; un fondo di sostegno alle iniziative culturali e di spettacolo (500mila euro), con possibilità di eventi al Palacultura, nei teatri e nei cinema convenzionati per iniziative trasmesse in streaming. In programmazione un avviso pubblico. “Il tutto per fare comunità”, afferma De Luca.

Un’altra misura annunciata è l’esenzione dei fitti attivi del Comune nel campo dell’edilizia popolare, per il 2020. “Attendiamo nove milioni dal fondo perequativo regionale per tutti i Comuni e 4 milioni circa dall’Agenda urbana: 13 milioni frutto di un impegno della Regione. Per poter estendere al 2021 queste misure attendiamo la legge di stabilità dello Stato e la chiusura annuale, che quest’anno dovrà essere celere, della Regione. Per quanto riguarda il sostegno alla didattica in presenza degli alunni disabli della Città Metropolitana, mi auguro che gli Istituti che non hanno aderito rivedano la loro posizione. Attualmente hanno aderito 19 su 31 e le attività riprenderanno dopo l’8 novembre. Si tratta di un progetto di civiltà e di aiuto alle famiglie”, ha aggiunto il sindaco.

L’emergenza Covid

Da 35 a 40 i ricoverati per il Covid negli ultimi giorni; in isolamento domiciliare 270 persone nella città di Messina. Ricoveri: 29 al Policlinico, 7 in terapia intensiva: 6 al Papardo, ricoveri ordinari, zona Covid. “Dato che sul piano nazionale dovrebbero esserci, come indicazione, 14 posti letti ogni centomila abitanti, in Sicilia abbiamo come media 10,7 il dato più basso. A Messina e provincia, come media, abbiamo la situazione peggiore: solo 12 posti letto in terapia intensiva al Policlinico, 7 già occupati, altri 7 posti pronti al Papardo tra qualche settimana. Noi dovevamo avere 63 posti in terapia intensiva, 14 ogni centomila abitanti: siamo più bassi nettamente della media nazionale”, sottolinea con allarme De Luca. , E precisa: “Nella programmazione regionale non sono previsti elementi aggiuntivi. Abbiamo 29 occupati su 45 disponibili al Policlinico; al Papardo 40 posti letto disponibili per la gestione ordinaria. Al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, ci sarà un aumento da 40 a 50 di posti letto in programma. 15 posti al Neurolesi sono in programmazione. Totale complessivo di 130 con la provincia, che possono arrivare a 150 di degenza ordinaria. Non è un quadro che ci fa stare sereni. La nostra preoccupazione è relativa al nostro sistema sanitario, di conseguenza”, ribadisce.

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