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Frattamaggiore

Frattamaggiore, sequestrato un opificio “fantasma” nella Terra dei Fuochi

L’opificio di Frattamaggiore non era iscritto al registro delle imprese e smistavano i rifiuti senza alcun rispetto per le normative vigenti.

Pubblicato il 1 Novembre, 2020

I Carabinieri forestali di Napoli hanno individuato a Frattamaggiore un’azienda tessile dove lavoravano 5 persone. Stavano confezionando abiti con macchine da cucire, ma i proprietari non avevano alcuna autorizzazione in materia ambientale, urbanistica e di sicurezza sul lavoro. L’opificio non era nemmeno iscritto al registro delle imprese e, durante i controlli, i carabinieri hanno rinvenuto 30 sacchi pieni di rifiuti.

L’opificio sorgeva in una strada di periferia isolata, senza abitazioni e senza uscita, così da rendere difficile la perlustrazione delle forze dell’ordine. Molto spesso queste aree nascondono opifici clandestini, sconosciuti al fisco, che producono rifiuti trasportati in aperta campagna e bruciati alimentando pericolosamente il fenomeno della Terra dei Fuochi.

Il locale è stato sequestrato, mentre i proprietari sono stati denunciati. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se i lavoratori fossero beneficiari del reddito di cittadinanza o di altre forme di sussidio.

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