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Paolo Romano, Italia Viva: "il disagio rischia di trasformarsi in una vera bomba sociale per la città"

Paolo Romano, Italia Viva: “il disagio rischia di trasformarsi in una vera bomba sociale per la città”

Pubblicato il 3 Novembre, 2020

Il disagio sociale? Una bomba, innescata contro la città. Riceviamo e pubblichiamo da Paolo Romano, capogruppo di Italia Viva al Consiglio comunale: “L’emergenza sanitaria in corso sta esacerbando l’emergenza sociale già esistente prima del Covid e che oggi, con l’accentuarsi della povertà, sta raggiungendo livelli di allarme. Non si rileva da parte del Sindaco Biondi nessuna iniziativa o proposito che affronti le numerose carenze amministrative sulle misure da adottare per evitare di affamare migliaia di cittadini che vivono nell’angoscia di cosa mettere in tavola domani o di come vivere la clausura, con disabili e anziani senza servizi di assistenza. Mi riferisco alla liquidazione del bonus una tantum relativo all’annualità del 2020, che deve essere erogato in fretta. Ma molte altre misure che potrebbero alleviare le sofferenze degli ultimi, alcune delle quali attengono all’ordinario di una pubblica amministrazione, sono state tralasciate dal sindaco e dalla sua maggioranza. Tra queste gli assegni di cura, dedicati ai caregiver, cioè quelle persone che non possono lavorare, perché impegnate a occuparsi di un disabile grave in casa. Non è stata neanche ancora inviata la richiesta alla Regione per ottenere gli assegni 2019 e trasferirli alle persone in difficoltà. Si tratta di superficialità che in molti, in questo periodo di restrizioni, pagheranno ancora più duramente. Non ancora pubblicati, inoltre, gli avvisi per “Le reti che proteggono” e il “Piano interventi per la famiglia” che prevedono agevolazioni per le famiglie e le madri in difficoltà; una vera incoerenza per il partito che fa propaganda su antichi slogan come “Dio, Patria e famiglia”.  Tarda a riattivarsi, in pieno picco pandemico, anche il servizio di consegna a domicilio dei medicinali da parte di Afm, necessario soprattutto per coloro che oggi si trovano in una situazione di isolamento fiduciario o quarantena. Se almeno si ripristinasse la rete sociale della Casa del Volontariato (Csv), attraverso lo sblocco delle risorse allocate proprio a favore della convenzione stipulata, i cittadini fragili potrebbero avere almeno l’assistenza dei volontari su diversi servizi a domicilio, a partire dal monitoraggio sociale, passando per l’acquisto e consegna di beni di prima necessità in caso di rilevata indigenza, fino al disbrigo pratiche e pagamenti di utenze. Non da ultimo vorrei ricordare la liquidazione dei contributi dei centri diurni, costretti a fronteggiare anche le maggiori spese relative alle ordinanze regionali sul Covid e che ancora attendono dal 2017 l’approvazione del regolamento per la stipula di convenzione. Come amministratore eletto dal popolo, non posso non essere preoccupato della situazione in questa inedita fase di sofferenza generalizzata e per questo mi sono appellato al sindaco, con una nota tecnica, per far attivare con urgenza tutte le misure necessarie al contrasto di un disagio che rischia di trasformarsi in una vera bomba sociale per la città. Questa fascia di popolazione, già provata dal sisma, resta purtroppo invisibile a questa Amministrazione e al Sindaco Biondi, il quale dimostra, con i fatti elencati, di voler continuare a ignorarli.
Paolo Romano Capogruppo Italia Viva

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