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#USA2020. La battaglia continua, su quattro campi: Arizona, Georgia, Nevada, Pennsylvania

Un’altra notte passata a contare schede elettorali arrivate via posta, fra le speranze dei democratici e le accuse del presidente in carica che sta cercando di capire come muoversi con le richieste di riconteggio e le azioni legali. Intanto sui social impazzano i meme e le battute di spirito, per sdrammatizzare.

Pubblicato il 5 Novembre, 2020

Un’altra notte passata a contare schede elettorali arrivate via posta, fra le speranze dei democratici e le accuse del presidente in carica che sta cercando di capire come muoversi con le richieste di riconteggio e le azioni legali. Intanto sui social impazzano i meme e le battute di spirito, per sdrammatizzare.


Dopo aver incassato i 10 grandi elettori del Wisconsin nella notte Joe Biden ottiene anche il Michigan con i suoi 16 voti elettorali. Questo ha messo sicuramente di buon umore i democratici e innervosito il presidente Trump che a un certo punto ha buttato sul tavolo l’idea di fermare il conteggio in Pennsylvania, dove lui è in testa ma Biden sta recuperando, e continuare a contare negli stati dove lui è indietro. A supportarlo in questa suggestione sono stati alcuni suoi sostenitori che si sono presentati fuori da alcuni siti di conteggio in Pennsylvania gridando “fermate il conteggio!” mentre in altri strati ancora non assegnati gruppi simili hanno proposto lo slogan “continuate a contare!”


Nella serata di ieri il team di Trump aveva anche ipotizzato di chiedere il riconteggio delle schede in Wisconsin a fronte dello stretto margine che sembrava esserci fra i due contendenti alla presidenza. In quello stato il riconteggio non è automatico in caso di testa a testa ma deve essere richiesto a ogni singola contea (il Wisconsin ne ha 72) entro un lasso temporale fissato e viene concesso quando il margine fra i due candidati rientra nel 1%. Questa pratica inoltre può avere un certo costo per la campagna elettorale che la richiede, a meno che non ci si trovi con un margine del 0,25%.
Nelle ore a seguire la fretta di andare a una riconta è andata progressivamente a calare davanti a un panorama in cui andavano ad aprirsi sempre più fronti problematici. Infatti, non è pensabile chiedere riconteggi ovunque e neanche condurre battaglie legali in ogni dove, dunque per il team di Trump è arrivato il momento di valutare bene come e su che terreno muoversi.


Nella serata di ieri Joe Biden ha voluto presentanti alla nazione con un messaggio positivo, invitando nuovamente alla calma ma soprattutto all’unità del paese.
“In queste elezioni gli americani hanno votato come mai nella storia americana. Oltre 150 milioni di persone hanno dato il loro voto. Penso che sia semplicemente straordinario” ha detto Biden, aggiungendo poi “Ora, dopo una lunga notte di conteggi, è chiaro che stiamo conquistando abbastanza stati da raggiungere i 270 voti elettorali necessari per vincere la presidenza. Non sono qui per dichiarare che abbiamo vinto, ma sono qui per riferire quando il conteggio sarà finito, crediamo di essere i vincitori “. Poi il candidato democratico ha proseguito ripetendo ancora una volta di voler essere il presidente di tutti gli americani, di voler lavorare duro non solo per chi gli ha dato il suo voto ma anche per chi non lo ha fatto e gli ha votato contro. Vada come vada, Joe Biden risulta essere il candidato alla presidenza più votato di sempre. Tuttavia, questo primato assoluto del democratico nel voto popolare potrebbe anche non bastargli per ottenere le chiavi della Casa Bianca.


Sul fronte della contesa elettorale c’è invece da riportare alcuni nuovi dati usciti dai siti di conteggio degli stati ancora contesi, cioè Arizona, Georgia, Nevada, Pennsylvania. Mentre in Georgia e in Pennsylvania Biden sta recuperando un po’ di terreno in Arizona è Trump ad avvicinarsi a Biden. La contesa dunque è ancora apertissina con gli occhi di tutti puntati su alcune contee che potrebbero risultare fatali per uno o l’altro protagonista della competizione elettorale più importante del mondo.
E a questo proposito abbiamo pure una nota di colore. Nella giornata di ieri una conduttura idraulica è scoppiata presso una struttura sportiva in cui si stava procedendo con la tabulazione dei voti e l’allagamento che ne è conseguito ha bloccato i lavori per alcune ore. L’incidenti è accaduto nella Fulton County, la contea della Giorgia dove ora si sta decidendo chi vince i 16 grandi elettori della stato.

Considerando invece la situazione sul fronte della rappresentanza congressuale dei due partiti, si registra una flessione nel numero di seggi assegnati ai democratici alla Camera dei Rappresentanti. Nonostante ciò il Partito Democratico manterrebbe ancora il controllo dell’aula. Al Senato invece il quadro è più incerto. La maggioranza repubblicana pare essersi assottigliata e non è ancora detto che i democratici riescano a colmare lo svantaggio. Avere il controllo delle camere è un elemento di vitale importanze per un presidente che voglia mettere in pratica con efficacia il suo programma. Questo è dunque un problema che riguarda entrambi i candidati, ma forse incide di più su una possibile presidenza Biden che vorrebbe introdurre un certo numero di riforme poco popolari fra i repubblicani.


Nel frattempo, mentre Trump e Biden rimangono in trepidante attesa, sui social network si fa largo l’umorismo per alleviare un po’ la tensione. C’è chi pubblica una mappa degli Stati Uniti scarabocchiata con tanti colori, a sottolineare la confusione che c’è nelle assegnazioni degli stati, o chi fa notare la similarità di questo momento con la notte degli Oscar in cui ci fu in errore clamoroso nell’annunciare il vincitore del premio come miglio film (La La Land vs. Moonlight).


Nella nottata americana c’è stato anche il tempo per manifestare nelle strade in favore della prosecuzione del conto di tutte le schede. A stimolare la nascita dei cortei è stato il sito Protect The Results, già pubblicizzato dal regista Micheal Moor alcuni giorni fa durante una diretta sui social.

Fonte: CNN

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