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Tensione e sofferenza per la chiusura causa Covid in Piemonte

Pubblicato il 7 Novembre, 2020

Nonostante molte regioni annuncino la creazione di centinaia di letti Covid nelle terapie intensive, appare sempre più evidenza che la maggior parte di questi non sono in realtà nuove postazioni bensì posti sottratti ad altri pazienti gravi. E in Regione la situazione è molto delicata. Con posti letti ricavati nelle cappelle dei nosocomi. Dalle cifre dell’Unità di crisi scendono oggi da 4.878 a 4.437 i contagi in Piemonte.

Sono 45 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 4594 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 725 Alessandria, 283 Asti, 239 Biella, 448 Cuneo, 449 Novara, 2017 Torino, 248 Vercelli, 138 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 47 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

La tensione resta alta in città, giovani in piazza per protesta pacifica

“Vale più la vetrina di Gucci di una generazione senza futuro, la crisi la paghino i ricchi”. Ma anche “Ti ci chiudi, tu ci paghi! La salute è la prima cosa. Pagateci il lockdown”. Una ottantina di giovani con striscioni, cartelli e impianto di amplificazione in piazza Castello a Torino ha partecipato alla protesta convocata al grido “tu ci chiudi, tu ci paghi”, contro le ultime restrizioni previste dal Dpcm. Molte le forze dell’ordine a difesa dei negozi danneggiati e saccheggiati la scorsa settimana.

Gli attivisti del centro sociale Askatasuna, gli anarchici del centro sociale Prinz Eugen di Corso Principe Eugenio, alcune bandiere del Carc ma anche anche ragazzi delle periferie hanno dimostrato pacificamente.

Si sono concentrati davanti al palazzo della Regione, reggendo striscioni in cui chiedono anche tutele come reddito universale e riaperture delle strutture sanitarie in disuso della città. Ci sono anche richiami al Cpr, di cui si chiede la chiusura.

Reclutamento di nuovi medici e operatori sanitari

Sono 3.184 gli operatori sanitari aggiuntivi attualmente a disposizione delle Aziende sanitarie locali grazie ai bandi di reclutamento della Sanità della Regione Piemonte per l’emergenza coronavirus covid-19. Tra questi, 514 medici e 1.273 infermieri, oltre a 1.397 altre figure professionali, come operatori socio sanitari, tecnici di radiologia, infermieri pediatrici, assistenti sanitari, assistenti amministrativi, tecnici di laboratorio e consulenti per la formazione.

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