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Anteas Ragusa chiede un patto con il comune | Day Italia News Ragusa

Anteas Ragusa chiede un patto con il comune

Pubblicato il 15 Novembre, 2020

Il Presidente Rocco Schininà chiede un accordo con il governo cittadino per la formazione e prevenzione dai rischi di contagio tra i cittadini della Terza età

Un patto tra il Comune e le associazioni che si occupano di Terza età sembra infatti una iniziativa necessaria per poter avviare un programma generalizzato di sensibilizzazione capace di invogliare gli anziani a rispettare le regole necessarie a evitare i contagi.

Una condotta di vita molto più cauta e prudente che possa preservare la salute e l’incolumità dell’anziano. E’ questo l’obiettivo che si pone l’Anteas Ragusa con questa proposta di dialogo rivolta al palazzo dell’Aquila: creare insieme un vademecum capace di guidare gli anziani a un comportamento adeguato a di gestire l’attuale momento storico, riducendo il rischio di contrarre il virus Sars-CoV2.

“Purtroppo – ci ha scritto il presidente Anteas Ragusa, Rocco Schininà – abbiamo preso atto di come il virus sia strisciante, in grado di contagiare in modo subdolo, quando meno uno se lo aspetta. E a fare i conti con questa dimensione particolare, che si sta rivelando catastrofica, sono soprattutto gli anziani, quelli presi maggiormente di mira in questa seconda ondata dell’epidemia, come in parte già accaduto nella prima ondata, con un elevato numero di deceduti proprio nel contesto di questa fascia debole.

Ecco perché è opportuno che il Comune, d’intesa con le varie associazioni che si occupano della Terza età, possa avviare un’adeguata campagna informativa che a livello territoriale fornisca le apposite sensibilizzazioni sui comportamenti da tenere. Dal fatto di non scoraggiarsi e di adottare uno stile di vita sano volto a proteggere se stessi e gli altri, alla necessità di attuare la prevenzione attraverso la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica.

E poi tenere sempre a mente, in questo caso ancora di più, le misure anticovid: dall’uso della mascherina all’igienizzazione delle mani, evitando assembramenti, mantenendo il distanziamento di almeno un metro, evitando baci e abbracci, anche con familiari e nipoti. Inoltre, utilizzare le tecnologie a disposizione facilita un avvicinamento sociale almeno virtuale”.

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