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Zona Rossa: Marsilio, dal 18 novembre attività in presenza per alcune scuole

Pubblicato il 17 Novembre, 2020

A partire da mercoledì 18 novembre, l’Abruzzo diventa zona rossa. Al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus del Covid-19 e ferme restandole misure previste nel Dpcm del 3 novembre, il presidente della Regione, Marco Marsilio ha firmato l’ordinanza n.102 del 16 novembre 2020 recante ‘ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19’, che introduce su tutto il proprio territorio le misure previste dal Governo per le cosiddette ‘zone rosse’. Per tutti gli studenti è prevista la didattica a distanza con la sola eccezione degli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, numero 65 e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, per i quali sono previste le attività in presenza. Restando altresì salva, si legge del documento, la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratorio in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. Da mercoledì “Nell’area rossa è vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute, sono di conseguenza vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro. Bar e ristoranti sono chiusi 7 giorni su 7, mentre resta consentito l’asporto fino alle ore 22 e per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. I negozi sono chiusi fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
Sono sospese tutte le competizioni sportive, salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e Cip, così come sono sospese le attività nei centri sportivi. Resta consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo (anche nei bar e nelle tabaccherie). Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico”.
Marsilio ha spiegato che la Giunta regionale all’unanimità, ha convenuto, di non accogliere la richiesta del Comitato tecnico scientifico di chiudere le scuole di ogni ordine e grado, che avrebbe messo in difficoltà molte famiglie abruzzesi, che non avrebbero potuto affrontare i problemi con la permanenza in casa dei figli più piccoli, non disponendo, ancora, di congedi parentali e di bonus baby sitter: “riteniamo che sia sufficiente un atto di responsabilità, applicando il principio di precauzione”. Sul tema famiglie e ristori economici, Marsilio ha detto che “sono in corso le trattative con il governo”.

Zona rossa: perché?

Il passaggio da arancione a zona rossa è stato suggerito dal Comitato tecnico scientifico che nei giorni scorsi aveva rimarcato come, pur costatando un calo del tasso di contagiosità (Rt), i posti letto in terapia intensiva e i posti dedicati al Covid, stessero raggiungendo la soglia del 30% di quelli disponibili.

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