“I governi democraticamente eletti di Polonia e Ungheria e i loro cittadini sono sottoposti a un odioso ricatto sul Recovery Fund, meccanismo che vincola l’erogazione di contributi al rispetto dello “Stato di Diritto”. Tale procedura viene puntualmente invocata dalla UE nei confronti dei governi di centrodestra ogni volta che questi adottano provvedimenti non condivisi dalle sinistre, che governano la UE, su questioni quali il contrasto alla immigrazione illegale. Solo per essersi ribellate a questa odiosa macchinazione, Budapest e Varsavia vengono oggi additate come insensibili affamatrici dell’Europa e dell’Italia, con il corollario di insulti a Giorgia Meloni e Matteo Salvini in virtù della loro amicizia politica con tali governi. Stessa sorte è toccata alla Slovenia, dopo che recentemente i suoi cittadini hanno eletto un governo di centrodestra, mente per l’Italia la procedura del rispetto dello “Stato di Diritto” era stata avviata nei confronti del governo giallo-verde, salvo poi bloccarsi con il cambio di governo”.
Lo afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia- ECR, Nicola Procaccini, coordinatore per i Conservatori della Commissione LIBE , Libertà e Diritti civili , del Parlamento europeo.
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