La Guardia della Finanza ha pizzicato circa 700 persone che percepivano indebitamente il bonus spesa Covid, stanziato tra marzo ed aprile dalla protezione civile per fronteggiare la crisi economica scaturita dalla pandemia.
I soggetti individuati avevano dichiarato di trovarsi in grosse ristrettezze economiche, e di non essere in grado di procacciarsi il cibo o i beni di prima necessità. In realtà percepivano pensioni, stipendi, reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione ecc. Tra queste persone ci sono anche congiunti di esponenti della criminalità organizzata.
Il caso più eclatante riguarda una donna che aveva presentato una dichiarazione ISEE pari a 4.895 euro. In seguito ad indagini più approfondite le fiamme gialle hanno scoperto che in realtà il suo reddito ammontava a 67.000 euro, e addirittura che vantava sulla banca risparmi per 325.000 euro.
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