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mamma legalità

Beni confiscati. Parte Mamma Legalità un progetto di grandi speranze ed aspettative

Parte Mamma Legalità, il progetto finanziato dalla Regione Campania nel bene confiscato di 100 Moggi a Pignataro Maggiore.

Pubblicato il 20 Novembre, 2020

Parte Mamma Legalità, il progetto finanziato dalla Regione Campania grazie all’avviso pubblico Supporto alla gestione dei beni confiscati” nel bene confiscato 100 Moggi a Pignataro Maggiore.

Progetto della coperativa Apeiron

Il progetto promosso dalla cooperativa sociale Apeiron in partnership con Partenhope cooperativa sociale, Dafne cooperativa sociale mira a favorire processi di crescita economica e legalità costruendo un sistema produttivamente efficace che sia collante valoriale per le comunità.

Il progetto si avvarrà anche del supporto in qualità di partner sponsor della UILA Campania e vedrà coinvolta anche COPAgri: entrambe le realtà faciliteranno lo sviluppo agricolo del bene. 

Mamma Legalità: inclusione dei soggetti svantaggiati

Nello specifico si favorirà l’inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati nel settore agricolo, attraverso la realizzazione di un laboratorio di trasformazione agricola e l’acquisto di attrezzature agricole.

Si allestirà il primo museo multimediale e sensoriale del Mediterraneo che avrà la funzione insieme ai laboratori di diffondere la cultura della dieta mediterranea e dell’alimentazione sana.

Il progetto ha quindi l’obiettivo di unire la tradizione contadina con l’innovazione tecnologica per costruire un vero rural hub nel nostro territorio.

Obiettivo: diventare centro di innovazione agricola

“Ritengo che finalmente il bene confiscato che gestiamo dal 2014 possa diventare un centro di innovazione agricola aperto alle famiglie e al territorio. Sono stati anni di grande sperimentazione: – spiega Emiliano Sanges, presidente della cooperativa sociale Apeiron – dal primo centro di accoglienza straordinaria per migranti su un bene confiscato fino alle vigne dedicate a don Peppe Diana. Con questo progetto riusciremo a realizzare uno dei nostri sogni: unire la cultura contadina con la produzione agricola di qualità”


Il progetto è già partito con le prime colture e vedrà la realizzazione del laboratorio di trasformazione nelle prossime settimane. 

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