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Teatro, Fondazione di partecipazione: approvato lo Statuto

Il Consiglio comunale di Montebelluna ha approvato ieri il nuovo statuto della Fondazione di partecipazione che avrà il compito di gestire il nuovo teatro cittadino.

Pubblicato il 22 Novembre, 2020

Il Consiglio comunale di Montebelluna ha approvato ieri il nuovo statuto della Fondazione di partecipazione che avrà il compito di gestire il nuovo teatro cittadino.

All’apertura della discussione è stato votato anche un emendamento omnibus, proposto e discusso nell’incontro di martedì in occasione della seduta della Commissione Consiliare cultura.

Nello specifico, le modifiche e le integrazioni riguardano le disposizioni relative agli Scopi della Fondazione e la composizione e poteri del Consiglio di Amministrazione.

Rispetto agli scopi – al fine di assicurare una maggiore partecipazione “sociale” – è previsto che la Fondazione operi anche per promuovere il protagonismo dell’associazionismo locale, incentivando i laboratori di produzione teatrale e culturale in rete con le associazioni del territorio e il mondo della scuola e sviluppi sinergie con i comuni limitrofi al fine di assolvere la funzione di motore culturale di un’area vasta quale è il montebellunese.

Riguardo la composizione del Consiglio di Amministrazione, è prevista la partecipazione di cinque membri. La composizione sarà la seguente:

a) il Presidente (nominato dal Sindaco del Comune di Montebelluna tra figure di specifica e comprovata professionalità nel campo delle attività della Fondazione, sentita la Commissione Cultura);

b) quattro Consiglieri di comprovata professionalità designati dal Sindaco del Comune di Montebelluna, sentiti la Commissione Cultura, il Fondatore Promotore (il Comune) e i Fondatori Ordinari, cioè coloro che contribuiscono materialmente in modo significativo al teatro.

Lo Statuto è stato approvato con 15 voti favorevoli, 8 astenuti.

E’ seguita anche la proposta di due emendamenti, rispettivamente da parte del Gruppo di minoranza, l’Alternativa Giusta, e dal Gruppo di minoranza de Il PD – Il futuro è adesso.

L’emendamento proposto l’Alternativa Giusta prevedeva una composizione del Consiglio di amministrazione differente così definita:

  • quattro membri del consiglio di amministrazione sono individuati dal Consiglio di indirizzo tra figure di specifica e comprovata professionalità nel campo delle attività della fondazione in base ad un elenco di nominativi risultante da un avviso pubblico esposto per almeno 15 giorni all’albo pretorio nel sito Internet del Comune
  • un membro del consiglio di amministrazione individuato dall’Assemblea di partecipazione entro un mese dall’individuazione dei quattro membri del Consiglio di Amministrazione

Infine, i cinque componenti del Consiglio di Amministrazione eleggono al loro interno il Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Anche l’emendamento proposto Il PD – Il futuro è adesso prevedeva una composizione del Consiglio di amministrazione differente così definita:

a)     il Presidente (nominato dal Sindaco del Comune di Montebelluna tra figure di specifica e comprovata professionalità nel campo delle attività della Fondazione, sentita la Commissione Cultura);

b)    due Consiglieri di comprovata professionalità designati dal Sindaco del Comune di Montebelluna, sentiti la Commissione Cultura, il Fondatore Promotore e i Fondatori Ordinari;

c)     un Consigliere di comprovata professionalità designato dal Consiglio di indirizzo;

d)    un Consigliere di comprovata professionalità designato dall’Assemblea di partecipazione.

Entrambi gli emendamenti sono stati approfonditi in maniera serena e puntuale.

La replica del sindaco alle due proposte si è mossa su due piani: il primo, relativo al fatto che dopo l’approvazione dell’emendamento omnibus, le due proposte della minoranza risultavano incompatibili con quanto condiviso in sede di commissione consiliare; il secondo, relativo a profili di inopportunità contenuti nei due emendamenti presentati. Per quanto riguarda la proposta di Alternativa Giusta, Marzio Favero ha sottolineato che la competenza di affidare al Sindaco la scelta dei componenti del CdA trova la giustificazione nel mantenere depolicizzate le nomine, poiché il primo cittadino viene eletto con suffragio diretto e la natura della sua funzione è rappresentare l’Ente nella sua globalità, al di sopra delle singole parti.

Poiché il bene immobile del teatro sarà del Comune, e il Comune stesso sarà chiamato a sostenere le attività della Fondazione, sarebbe inopportuno che le nomine venissero attribuite ad un Consiglio di indirizzo con la compresenza di altri Fondatori ordinari, che potrebbero avere un peso equivalente a quello del Comune in merito alla gestione e alle scelte di direzione.

Quanto invece all’apertura del CdA all’Assemblea di partecipazione alla quale hanno diritto di essere presenti oltre che Fondatori promotori, i Fondatori ordinari, i Partecipanti sostenitori anche i partecipanti volontari, il Sindaco ha ritenuto di precisare che questi ultimi, cioè i volontari, non essendo tenuti a versare risorse ma beni o servizi, non posso avere diritto di voto in una Fondazione che è ente economico.

E’ bene che il CdA sia terzo rispetto ai Partecipanti volontari, perché esso deve essere super partes rispetto alle proposte artistiche che provengono dalle associazioni culturali.

Commenta il sindaco, Marzio Favero“Ieri sera abbiamo chiuso un passaggio fondamentale per arrivare in porto con l’operazione del teatro, poiché una delle condizioni poste da Intesa Sanpaolo e l’Agenzia delle Entrate era che entro la fine di novembre 2020 nascesse un ente apposito per la gestione del futuro teatro.

Venerdì la dirigente Lissandron, che ringrazio per il lavoro fatto anche con la Direzione regionale preposta al riconoscimento delle fondazioni, sarà dal notaio per la firma dell’atto costitutivo.

Intesa Sanpaolo provvederà successivamente all’erogazione della seconda tranche del finanziamento di 1 milione 900mila euro. Immediatamente dopo l’Ufficio Lavori pubblici partirà con la gara per assegnare la progettazione definitiva ed esecutiva del nuovo teatro.

Desidero ringraziare i consiglieri di maggioranza per aver approvato il nuovo Statuto.

Devo ringraziare anche le minoranze, perché l’atteggiamento è stato di confronto leale, corretto, scevro di polemiche strumentali anche se le posizioni erano diverse.

Ho espresso comprensione per il loro desiderio di garantire uno spirito di partecipazione il più ampio possibile all’interno della Fondazione, ma ho dovuto far presente che, proprio le caratteristiche della stessa portano ad avere un’organizzazione, diversa, tipica di un ente economico. La Fondazione tradizionale, infatti, nasce come istituto per gestire il patrimonio. La Fondazione di partecipazione, che ne è una evoluzione, offre la possibilità di aggiungere soggetti esterni senza attribuire loro un ruolo decisionale, ma riconoscendo loro la possibilità di essere consultati.

Per il bene della Fondazione stessa sarà importante che vi sia un CdA capace di assicurare due obiettivi: il primo è quello di una corretta e rigorosa gestione del bilancio; il secondo un’adeguata programmazione artistica. Questo secondo obiettivo comporta il fatto che le proposte artistiche che arriveranno potranno e dovranno essere sottoposte anche ad un vaglio critico. Per questa ragione è opportuno che sia distinto il ruolo dell’Assemblea dei partecipanti volontari costituita per lo più da associazioni culturali che si rendono disponibili a organizzare eventi per il teatro, dal CdA che sarà chiamato a valutare le proposte e a organizzarle con la programmazione generale.

Per la costruzione del nuovo teatro serviranno due anni circa, il tale periodo la Fondazione avrò tutto il tempo per costituirsi e iniziare a lavorare.

La Fondazione nasce sotto migliori auspici perché non solo hanno già dato una pre-adesione 12 associazioni alla compagine dei volontari, ma anche perché proprio ieri è arrivato ieri una nota da parte di Giampietro Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, che ci informa che a dicembre porterà all’attenzione del CdA e dell’Assemblea dei soci dello stesso la proposta di adesione alla Fondazione del teatro di Montebelluna”.

Positivo anche il fatto che ieri sera e il consigliere comunale Walter Baseggio, esponente di riferimento del Coordinamento Don Torta, abbia approvato il nuovo Statuto riconoscendo che l’iniziativa del teatro è un riconoscimento importante nei confronti della città nel momento stesso in cui ricordava che non deve essere dimenticata mai la tragedia che ha colpito i risparmiatori di Veneto Banca.

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