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Sindaco Merola interviene su Patrick Zaki e Giulio Regeni

Il Sindaco di Bologna Virginio Merola è intervenuto oggi, in apertura della seduta ordinaria del Consiglio comunale, su Patrick Zaki e Giulio Regeni. Di seguito il suo intervento.

Pubblicato il 23 Novembre, 2020

Il Sindaco di Bologna Virginio Merola è intervenuto oggi, in apertura della seduta ordinaria del Consiglio comunale, su Patrick Zaki e Giulio Regeni. Di seguito il suo intervento.

Sindaco di Bologna Virginio Merola: “Ci tenevo a intervenire sulla vicenda di Patrick Zaki e Giulio Regeni perché, quando assieme all’Università di Bologna e ad Amnesty International, abbiamo iniziato questo lungo percorso, ahimè, per chiedere la liberazione di Patrick Zaki, eravamo forse tutti convinti che non sarebbe stato né corto né semplice questo percorso ma avevamo e tuttora abbiamo la convinzione che questo non può essere un affare interno dell’Egitto, perché il cittadino Patrick George Zaki è uno studente dell’Alma Mater e come studente è, per noi, per tutta la città, un cittadino di Bologna. Il rispetto dei diritti umani non può essere una questione nazionale ed è importante che ci mettiamo d’accordo su questo punto, non può esserlo in Europa, non può esserlo nei rapporti internazionali che abbiamo.

Patrick Zaki è detenuto, senza un procedimento, da ormai nove mesi in una catena di rinnovi di custodia preventiva che sembra non avere fine. Con Regeni purtroppo abbiamo dovuto assistere alla finta collaborazione giudiziaria, la nostra magistratura è a un passo dal dichiarare la fine delle indagini e ha individuato alcune responsabilità da vagliare, con Zaki invece assistiamo al puro arbitrio al quale si aggiunge ora la caccia all’uomo contro i suoi colleghi della Organizzazione Non Governativa EIPR che sta chiedendo la sua liberazione.

È molto importante quindi che il Consiglio comunale che ha preso posizione in modo unitario su questo continui a far sentire la propria voce insieme ad Amnesty e a tutti gli altri, studenti e cittadini, da parte mia io lo vorrei dire anche in particolare al nostro Governo come sindaco della città: stiamo pagando un prezzo troppo alto, un prezzo troppo alto di credibilità, di relazione autentica con un Paese che si dice nostro alleato, è ora di agire, attraverso tutti i canali diplomatici possibili e quelli necessari a definire una presa di posizione chiara non della nostra città, non del sindaco o del Consiglio comunale ma del nostro Governo perché l’Italia e l’Europa, insieme, chiedono la libertà per Patrick Zaki e giustizia per Giulio Regeni. Sono certo di poter contare sull’impegno di tutti voi care consigliere e cari consiglieri per questa battaglia che è una battaglia di civiltà e democrazia che facciamo insieme. Vi ringrazio”

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