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Ai domiciliari 3 militanti di estrema destra di Casapound per l’irruzione in una scuola fiorentina

Pubblicato il 25 Novembre, 2020

Sono finiti ai domiciliari 3 militanti di estrema destra di Casapound per l’irruzione in una scuola fiorentina, l’Istituto Tecnico Galilei di Soffiano avvenuta lo scorso 3 ottobre per protestare contro le norme di contenimento del Covid.

Stamani le Digos delle Questure di Firenze e Lucca e il Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal gip del Tribunale di Firenze Angelo Antonio Pezzuti, su richiesta della Procura della Repubblica.

Ad essere stati finiti agli arresti domiciliari sono tre militanti del collettivo “Blocco Studentesco”, costola in ambito giovanile del movimento di estrema destra CasaPound, accusati di violenza e minaccia ad un corpo amministrativo dello Stato, aggravata dall’aver commesso il fatto in più di dieci persone riunite.

I tre giovani, tutti con un’età compresa tra i venti ed i ventidue anni, sono due ragazzi di Firenze ed uno di Lucca.

Militanti in azione come una squadraccia fascista

Secondo quanto ricostruito dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Firenze che ha coordinato le indagini, la mattina del 3 ottobre scorso un gruppo di almeno 12 militanti con il volto coperto e aderenti al collettivo Blocco Studentesco, nell’ambito della campagna di azioni di visibilità politica contro le misure di contenimento della pandemia varate dal
Governo, avevano «violato la sacralità dell’Istituzione scolastica», ha fatto irruzione in un Istituto superiore di Firenze

Erano entrati di prepotenza nelle aule in pieno orario di svolgimento delle lezioni e non esitando ad usare la forza per spintonare e strattonare gli insegnanti e lo stesso Dirigente scolastico che avevano tentato di impedire l’iniziativa contro l’asserito carattere “liberticida” delle citate misure governative in ambito scolastico.

L’azione minatoria, pubblicizzata sui siti d’area, è stata ulteriormente aggravata dall’affissione, dopo le dichiarazioni di sdegno e di condanna del Dirigente apparse sulla stampa, su una rete di recinzione adiacente all’ingresso della scuola di uno striscione minatorio nei confronti del Dirigente dell’Istituto scolastico, sempre a firma del “Blocco Studentesco”. Era stato il preside a sporgere denuncia ai carabinieri.

Gli agenti della Digos di Firenze hanno eseguito anche una perquisizione nei confronti di un quarto giovane militante fiorentino, anch’esso indagato per il medesimo reato.

Le indagini della Procura di Firenze proseguono per risalire agli altri partecipanti all’irruzione

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