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Si torna a scuola. Decisione accolta con favore. Ora ci vuole la responsabilità di tutti

Oggi riaprono le scuole in Campania, la reazione del Comitato spontaneo genitori “Riapriamo la scuola – Avellino”

Pubblicato il 25 Novembre, 2020

Oggi su disposizione del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, le scuole dell’infanzia e la prima classe delle elementari accolgono nuovamente i bambini.

Solo in alcuni Comuni della Regione Campania, per terminare lo screening o per ragioni imputabili all’elevato numero di positivi, alcuni sindaci hanno emesso ordinanze per rinviare la riapertura dei plessi alla didattica in presenza.

Immediata arriva la reazione del Comitato spontaneo genitori “Riapriamo la scuola – Avellino”, che così commenta l’apertura.

Accogliamo con favore la decisione della Regione Campania di procedere alla riapertura delle scuole dell’infanzia e delle classi prime elementari a partire dalla giornata di oggi.

Un atto doveroso

Si tratta di un atto doveroso verso l’unica comunità di studenti d’Europa cui è stata negata la didattica in presenza anche per gli under12.

Il principio – pienamente condivisibile – espresso dal DPCM 3 novembre 2020 prevede che anche nelle zone soggette a lockdown la scuola funzioni in presenza per tutto il ciclo primario, e che la sicurezza sia garantita da un circolo di corresponsabilità di cui l’intera comunità deve essere partecipe: in altre parole, è necessario restare il più possibile in casa anche perché le attività indispensabili possano essere svolte in maniera sicura. È evidente che tra queste ci sia l’attività scolastica.

Screening: il più alto dato di partecipazione

Quanto allo screening, rileviamo che la provincia di Avellino è stata quella presso la quale si è registrato il più ampio dato di partecipazione in tutta la regione, segno di una sempre crescente maturità della cittadinanza.

Auspichiamo, pertanto, che nei prossimi giorni e per tutta la durata dell’operazione di screening messa a disposizione dalla regione, tutte le famiglie con bambini e ragazzi coinvolti nel graduale processo di rientro tra i banchi, aderiscano senza esitare: crediamo, infatti, che genitori responsabili siano coloro che educano i propri figli al dovere della prevenzione per salvaguardare la propria salute e quella e degli altri.

Tra l’altro, sono numerose le segnalazioni che ci sono giunte da famiglie recatesi nei giorni scorsi al campo Genova per effettuare il tampone antigenico senza prenotazione, molte delle quali hanno rilevato attese assolutamente brevi soprattutto nelle ore pomeridiane.

La scuola merita la massima attenzione

Restiamo convinti che la scuola meriti da parte delle istituzioni la massima attenzione e che lo svolgimento dell’attività didattica in presenza vada considerato una priorità assoluta, come d’altronde avviene in tutta Italia e in tutta Europa.

Un’occasione di ritrovata “normalità”

La riapertura delle Scuole a ridosso della pausa natalizia è un’occasione per tutta la comunità scolastica per ritrovarsi e per rinsaldare il legame del gruppo classe ed alunni, nonché permettere un riposizionamento della vita scolastica nella quotidianità dei nostri figli, in maniera autorevole e certa. Queste settimane di ritrovata “normalità”, dinanzi agli incerti scenari che si apriranno dal 07 gennaio p.v., in poi, rappresentano una reale occasione per la Scuola tutta.

Istituzioni: dialogo e corresponsabilità

Auspichiamo, infine, che le tante – troppe – forme di scontro inter-istituzionale sul tema della scuola alle quali abbiamo assistito nei mesi scorsi, e segnatamente nelle ultime settimane, possano finalmente lasciare spazio a ben altri processi: questa lunga emergenza richiede che le comunità siano governate in un clima di dialogo e corresponsabilità.

Indecoroso meccanismo di deresponsabilizzazione

Purtroppo è ancora troppo lontano da questa prospettiva lo scenario dei territori, dove proprio in queste ore la decisione in favore del ripristino della didattica in presenza ha messo in luce ancora una volta la grave assenza di una programmazione concertata tra i vari livelli del governo locale, con i sindaci e i dirigenti scolastici costretti a gestire in tempi impossibili una questione alla quale andrebbe garantito il livello massimo di coordinamento: troviamo fuorviante e indecoroso il sistematico meccanismo di deresponsabilizzazione che è sotto gli occhi di tutti e del quale a pagare le spese sono e saranno ancora una volta i più piccoli.

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