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Avezzano e il Coronavirus: restituire le bombole d'ossigeno esaurite, proteggere il personale medico

Bombole di ossigeno, Pietrucci (Pd): lettera alle autorità competenti

Pubblicato il 26 Novembre, 2020

Bombole di ossigeno. Il Consigliere del Pd Pierpaolo Pietrucci ha scritto una lettera alle autorità competenti, tra i quali Presidente della Giunta regionale, Assessore alla Sanità, Sindaci e Direttore Asl 1, avente a oggetto la gestione delle bombole di ossigeno. “Ho avuto ed ho di questo problema – scrive Pietrucci – una drammatica e quotidiana esperienza familiare. Conosco l’angoscia e la pena che si prova a stare o ad assistere persone in dispnea, affamate d’aria e in crisi respiratoria. In queste circostanze le bombole d’ossigeno sono letteralmente salvezza e vita. E soprattutto in questi giorni sono l’unica speranza per tutte quelle persone malate di Covid che – non essendoci posti in ospedale o potendo restare a casa – ne hanno un bisogno fondamentale. Anche perché l’ossigenoterapia domiciliare può limitare significativamente gli accessi ai Pronto soccorso e i ricoveri negli Ospedali, che sono già in grave difficoltà. Sappiamo che la richiesta di questo presidio medico è aumentata dalle tre alle cinque volte su base nazionale con la diffusione del Covid-19 e si è andata a sommare a quella derivante da altre patologie respiratorie. Ma sappiamo anche che il problema non è l’ossigeno, ma le bombole che non vengono riconsegnate alle farmacie per essere riempite e messe nuovamente a disposizione. Spesso, purtroppo, questo accade perché le persone malate non possono uscire di casa per riportarle indietro, perché sono positive o perché non hanno familiari in grado di aiutarli. Eppure le farmacie hanno il tracciamento dei destinatari: sanno dove si trovano le bombole e dove possono essere recuperate. Le associazioni dei farmacisti, Aifa, Federfarma hanno già più volte rivolto appelli alle persone che ne usufruiscono per chieder loro di riconsegnarle. Ma questi appelli non hanno migliorato la situazione e la carenza si fa sentire soprattutto nella provincia aquilana che, in Abruzzo, è la più colpita dal virus. Servirebbero squadre in grado di farlo: ma ci sono tante associazioni di volontariato e di Protezione Civile già disponibili o da coinvolgere in questo prezioso lavoro. Come mi ha personalmente confermato Gianni Pappalepore. A monte però serve un coordinamento di questi interventi. E’ assurdo e grave che finora non si sia provveduto. Ma penseremo dopo alle responsabilità e alle colpe. Adesso serve intervenire. Subito. La Regione e i Comuni – con la Asl, l’Afm, Federfarma e Ordine dei Farmacisti – conclude Pietrucci – attivino immediatamente una struttura di coordinamento e con l’aiuto di associazioni e volontari ponga rimedio a questo drammatico problema”. (fonte: Acra)

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