Sono oltre 130 i miliardi di euro che le compagnie aeree perderanno nel biennio ’20-’21. La previsione è della Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo, che ha così diviso la grande caduta nei conti: quest’anno il rosso sarà di 118,5 miliardi di dollari (99,8 miliardi di euro), mentre l’anno prossimo è previsto un meno 38.7 miliardi di dollari (32,6 miliardi di euro).
Non è servito, alle compagnie, tagliare i costi quasi della metà perché i ricavi sono scesi del 60%. Finché non si riapriranno i confini le stime restano negative, con la possibilità che i numeri peggioreranno ulteriormente, come è accaduto dalla precedente analisi Iata.
Tra queste compagnie c’è la Lufthansa che ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di 2 miliardi di euro. Nello stesso periodo dell’anno precedente aveva avuto un utile di 1,2 miliardi. I tedeschi puntano a smuoversi da un imbarazzante 25% di traffico rispetto all’epoca pre Covid e contano di portare nel 2021 la quota almeno al 50%.
Nel frattempo, una grande ristrutturazione dell’azienda tedesca è in atto, tra cui la messa a terra di altri 125 aerei. “Siamo all’inizio di un inverno duro e difficile per il nostro settore”, ha commentato l’amministratore delegato Spohr. In questi primi nove mesi dell’anno Lufthansa ha trasportato un terzo dei passeggeri dell’anno precedente e riempito i voli solo del 68%.