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Operazione Gerione, i carabinieri scoprono una banda operante in tutta Italia che truffava gli anziani

Si fingevano avvocati e carabinieri e chiedevano denaro agli anziani per liberare il parente.

Pubblicato il 26 Novembre, 2020

I carabinieri di Imperia insieme ai Comandi dell’Arma territorialmente competenti hanno emesso 15 misure cautelari nelle province di Napoli, Potenza e Terni nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti ad un’organizzazione criminale di origine campana. Sono fortemente indiziati di aver commesse diverse truffe a danno di anziani in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.

L’indagine, avviata nel novembre 2018 e chiamata “Gerione”, ha consentito di ricollegare agli indagati ben 42 episodi delittuosi, fortunatamente non tutti andati a segno, per un danno complessivo di 300.000 euro.

L’operazione Gerione ha consentito di ricostruire il “modus operandi”, che era sempre lo stesso. Alcuni sodali, dopo aver contattato la vittima con le informazioni ricevute da complici sul posto, si fingevano avvocati o uomini delle forze dell’ordine e riferivano che un loro congiunto aveva provocato un incidente stradale senza assicurazione.

Approfittando dello stato di agitazione e di tensione degli anziani, chiedevano una somma di denaro o preziosi per liberare il parente a titolo di cauzione. Dopo aver ottenuto l’ok delle vittime, il complice o i complici in attesa per strada, in contatto con il telefonista, si presentavano come emissari per ritirare il denaro oppure oggetti di valore.

Durante l’attività investigativa, condotta tra novembre 2018 e maggio 2019, sono state arrestate in flagranza di reato altre 5 persone ad Aosta, Albenga, Mestre e Milano, trovate in possesso di 1,2 kg di monili in oro e preziosi vari, sequestrati e restituiti ai legittimi proprietari.

Le persone soggette a provvedimento cautelare sono di origine campana e di età compresa tra i 22 ed i 58 anni, già noti alle forze dell’ordine. Gli arrestati sono stati condotti presso le carceri di Napoli, Potenza e Terni.

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