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Vigili del fuoco

4 dicembre, Santa Barbara, la Patrona dei Vigili del Fuoco

Pubblicato il 4 Dicembre, 2020

Come ogni anno, anche questa mattina il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta ha celebrato, nel rispetto delle limitazioni dovute alla grave emergenza sanitaria in atto, Santa Barbara Patrona dei Vigili del Fuoco.

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Cerimonia con il Prefetto

La cerimonia si è svolta in maniera sobria e alla deposizione della corona d’alloro in onore ai caduti ha partecipato il prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto.

Sicuramente un momento forte e importante ma ben diverso dagli anni precedenti. E questo è fuor di dubbio

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La celebrazione liturgica

Inoltre è stata celebrata, presso la chiesa del Buon Pastore in Caserta, la Santa Messa in onore della Patrona dei Vigili del Fuoco officiata da Mons. Giovanni Vella, Vicario Generale della Diocesi di Caserta, a cui hanno partecipato anche il Sindaco di Caserta, Carlo Marino e tutte le autorità militari e civili.

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Il ringraziamento ai vigili del fuoco

Il Comandante, Dott. Ing. Sergio Inzerillo, alla fine della breve cerimonia ha voluto ringraziare tutto il personale del Comando per come ha affrontato l’emergenza, mettendo in evidenza lo spirito di solidarietà e di abnegazione con il quale gli uomini e le donne del Comando hanno saputo reagire per assicurare le attività di prevenzione e di soccorso a tutta la popolazione.

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La storia di Santa Barbara

Santa Barbara nacque in Nicomedia attuale İzmit in Turchia ed ebbe a padre Dioscoro, crudelissimo persecutore dei cristiani.

Essendo educata nelle lettere, conobbe la sublima storia dei misteri cristiani, e con tutto l’amor del verginal suo cuore ricevette la grazia del battesimo.

Per tener presente l’augusto mistero della SS. Trinità, fece aprire una terza finestra nella torre del suo castello per elevarsi meglio a Dio, e ne provava tutta la dolcezza.

Il padre accortosi di ciò, chiese spiegazione, e Barbara non esitò a spiegargli il mistero della Croce.

La torre però divenne ben presto la sua prigione a causa di un padre oscuramente geloso della sua bellezza.

Si racconta a questo proposito che, durante una lunga assenza del padre, la ragazza sia riuscita a fuggire fortunosamente dalla prigione, e a farsi battezzare presso uno stagno. Girovagando nel bosco, trovò poi rifugio nella capanna di un pastore ma, tradita, venne consegnata nelle crudeli mani del padre, il quale, per punirla, la denunciò come cristiana alle autorità e la fece imprigionare, assistendo con inaudita impassibilità, si dice, anche alle torture cui venne sottoposta.

Un padre davvero snaturato.

Il giudice che la processò infierì sulla sua rara grazia condannandola ad attraversare il paese completamente ignuda; nel giorno fissato però, una nube densa e nera, mandata miracolosamente dal cielo, avvolse il suo corpo proteggendola da sguardi indiscreti.

Quando venne mandata a morte, fu il padre stesso a farle da carnefice: con un colpo di spada vibrato con insana ferocia, il reprobo genitore decapitò la figlia.

Ma quando la testa di Barbara cadde sanguinolenta al suolo, un fulmine a ciel sereno si abbatté sull’uomo, incenerendolo all’istante.

La morte improvvisa, inviata come punizione dal cielo, fece giustizia dell’atroce delitto “cosi narra la tradizione”, mandando sicuramente all’inferno l’anima del padre crudele, prima che avesse il tempo di pentirsene.

Per chi ha a che fare con il fuoco

Barbara è la protettrice dei lavoratori che hanno a che fare con il fuoco e le armi da fuoco: pompieri, artiglieri e pirotecnici, lavoratori che rischiano la vita, con la possibilità di morire improvvisamente, senza il conforto dei sacramenti.

È entrato nel linguaggio comune il termine «santabarbara» per indicare il deposito di munizioni nelle caserme o sulle navi.

La torre chiusa e squadrata, che viene rappresentata per antica tradizione accanto all’effigie della santa, assomiglierebbe infatti, per alcuni, a una polveriera.

Santa Barbara protegge: architetti, artificieri, artiglieri, campanari, fulmini e tuoni, ingegneri, ambientali, marinai, minatori, muratoti, ombrellai, vigili del fuoco

Tratto da Santi e Beati

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