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Secondo dragaggio del porto, Civitanova chiama la Regione

Pubblicato il 6 Dicembre, 2020

Incontro tecnico da remoto tra Comune e Regione per fare il punto sullo stato del porto, in vista del secondo intervento di dragaggio dell’area previsto dal piano. Le criticità della situazione attuale richiedono decisioni urgenti e l’amministrazione comunale si è confrontata con i tecnici regionali in quanto la zona interessata necessita di tempi brevi di esecuzione dei lavori.

Gli assessori Francesco Caldaroni (Porto), Ermanno Carassai (Demanio) e l’ing. Paolo Raganini hanno esaminato la problematica insieme ai responsabili regionali dei servizi preposti, dott. Roberto Ciccioli e Simona Palazzetti. All’incontro in streaming ha preso parte anche il consigliere regionale Pierpaolo Borroni.

“L’obiettivo della riunione – ha riferito l’assessore Carassai – è fare il punto della situazione per procedere al nuovo dragaggio dell’area portuale, dopo la conclusione del primo stralcio iniziato nel mese di febbraio. Terminato il primo intervento, infatti, ci siamo immediatamente attivati per richiedere l’autorizzazione per l’escavazione del porto in vista del secondo stralcio. Naturalmente tutto l’iter è vincolato al lavoro dell’Arpam, che si occupa delle analisi tossicologiche e chimiche delle sabbie, in base alle quali avviene la classificazione indispensabile alla prosecuzione dei lavori e alla determinazione dei costi”. 

Le sabbie possono essere inserite in tre categorie: A, B, e C, e ogni fascia di appartenenza determina costi diversi di smaltimento, insieme ai metri cubi da prelevare: si va dal ripascimento in prossimità delle scogliere alla immersione in mare a minimo tre miglia al largo, fino al trasferimento del carico ad Ancona.

“Nei prossimi giorni il Comune di Civitanova – prosegue Carassai – solleciterà l’Arpam a fornire le risposte delle analisi chimiche e la Regione ci ha assicurato la sua collaborazione. Ottenuta la risposta ci sarà un nuovo incontro per trovare la soluzione in tempi brevi. Il Comune vuole mettere in sicurezza l’imboccatura del porto per la fine della stagione invernale, per ovviare al problema dune. Si potrebbe temporaneamente intervenire per disperdere la sabbia in un angolo nell’area portuale, oppure mettere in atto l’altra soluzione che è quella di andare prima possibile al dragaggio nell’area di circa 3 mila metri cubi, che è quella coperta da finanziamento”.

“Se i tempi si allungano, si va verso la stagione estiva, e questo va assolutamente evitato, ma mi sento di esprimere seri dubbi sul fatto che l’imboccatura dell’area portuale possa essere lasciata così come si presenta allo stato attuale”.

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