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Murales alla Cumana di Fuorigrotta, esclusioni eccellenti. La delusione di Cannavaro e Renica

Maggio consola l’amico: “La riconoscenza è una cosa rara”.

Pubblicato il 8 Dicembre, 2020

Ha lasciato l’amaro in bocca la mostra della stazione della cumana a Fuorigrotta, intitolata a Maradona, che ha lasciato fuori alcuni pezzi grossi della storia partenopea.

Manca ad esempio Paolo Cannavaro, napoletano e simbolo del “Rinascimento” partenopeo del post-fallimento. L’ex capitano azzurro si sfoga così su Instagram: “Forse 278 presenze con la maglia Azzurra, riportare la squadra del cuore da anni bui ad anni splendenti, vincere un trofeo dopo 22 anni di astinenza oppure essere capitano del Napoli per tanti anni, non sono validi motivi per essere semplicemente raffigurato su un pezzo dei 130 pannelli a disposizione in una stazione metro, tra l’altro a pochi passi da casa mia.

Non sono dispiaciuto per non essere lì insieme agli altri né tanto meno voglio elemosinare una raffigurazione, ma sono dispiaciuto per chi si dispiace al posto mio, per chi mi contatta da giorni e si meraviglia della mia assenza…. grazie a tutti e sempre. FORZA NAPOLI”.

Lo consola l’amico Christian Maggio, che commenta laconicamente sotto il post: “Purtroppo la riconoscenza è una cosa rara vecio. Sempre avanti”. L’ex terzino azzurro lancia forse una frecciatina a Sarri, che non gli concesse neanche un minuto nella sua ultima partita al San Paolo con la maglia del Napoli.

Altrettanto clamorosa è l’esclusione di Renica, uno dei protagonisti degli anni d’oro del Napoli di fine anni ’80 e autore dello storico gol del 3-0 alla Juventus nei quarti di finale di Coppa Uefa, competizione che gli azzurri vinsero in finale contro lo Stoccarda.

Ecco lo sfogo di Renica: “Ma sto sul ca**o a qualcuno? Mah… magari sono scomodo e poco appariscente, ma il goal al 119′ alla Juventus è unico nella storia di Napoli. Comunque sono offeso…Ma chi l’ha fatta stá mostra? Le dico già che mi sta sul ca**o e non poco… ricordo che ho fatto parte di tutto il ciclo del Napoli vincente. Meno male che mi sfogo su Facebook perché è una delusione…e poi ci sono alcuni murales su cui vorrei capire il perché sono stati inseriti con quale logica? Che delusione, pazzesco”.

La mostra è stata allestita dall’EAV, che ha dimenticato alcuni personaggi eccellenti come Ferlaino, inserito in un momento momento. Umberto De Gregorio, presidente dell’EAV, ha ammesso alcune gravi dimenticanze, ma assicura che vi porrà rimedio.

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