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Il sindaco di Lizzanello contro il Dpcm: “A Natale pagherò la multa, ma lo passerò con mia madre”

Pubblicato il 9 Dicembre, 2020

Di polemiche contro il Dpcm di Natale che vieta, tra gli altri provvedimenti, gli spostamenti tra un Comune e l’altro nei giorni di festa del 25, 26 dicembre e l’1 gennaio, ce ne sono state tante e continueranno ad essercene. Per molti è inconcepibile il dover rinunciare a passare il Natale con i propri cari se si è divisi anche solo da una manciata di Km, soprattutto se in questi giorni di avvicinamento, invece, ci sarà la possibilità di un quasi liberi tutti che creerà assembramenti per le strade delle città. Che ad esprimersi liberamente contro il Dpcm sia un comune cittadino, al bar o nei commenti e post sui social, è molto comune e non è difficile da trovare, che invece lo faccia un primo cittadino di un Comune italiano e quindi un rappresentante istituzionale, fa già più scalpore. Lo ha fatto senza peli sulla lingua, infatti, il sindaco di Lizzanello, Fulvio Pedone che nelle scorse ore è stato protagonista di un vero e proprio dibattito e di un botta e risposta con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che ha voluto rispondere ad una provocazione del Sindaco Pedone, circa le nuove disposizioni del Dpcm.

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Il sindaco Pedone, come detto, si è espresso contro il Dpcm e ha lanciato una provocazione per contestare i provvedimenti che limitano gli spostamenti nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno: “Io andrò a trovare mia madre ugualmente: preferisco pagare la multa per passare con lei il Natale”. Il Ministro Di Maio ha subito riposto accusandolo di irresponsabilità. “Sono allibito dal fatto che un primo cittadino inviti i suoi concittadini a delinquere”. Il giorno di festa, ai sensi dell’ultimo Dpcm, i cittadini di Lecce, dove risiede il Sindaco, non potranno andare a Lizzanello, comune dove risiede la mamma vedova e sola di Pedone. Si tratta, però, di due comuni attaccati e divisi da una strada. Secondo il primo cittadino che si è espresso contro il Dpcm, è illogico che tutti gli altri giorni ci si possa vedere con i propri parenti è proprio quel giorno non sia possibile farlo. “Il Ministro Di Maioha replicato il sindaco con un post sul suo profilo Facebook – si è arrabbiato alla mia provocazione di voler trascorrere il Natale con mia madre, sola e vedova, anche a costo di pagare la sanzione prevista per il divieto di spostamento tra comuni nei soli giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Dispiace come il Ministro non si sia accorto dell’asimmetria dell’ultimo Dpcm: da un lato ha dato il via libera agli spostamenti per tutto il mese, in barba al rischio della terza ondata, dall’altro ha inteso contenere il contagio solo ponendo delle limitazioni ai legami familiari nel giorno di Natale.Non sono io che invito a contravvenire il DPCM, ma è il DPCM che per come e’ strutturato viola i principi fondamentali. Così facendo, difatti, il DPCM non può più invocare il diritto alla salute quale principio presupposto alla privazione della libertà avendo autorizzato quello che in questi giorni prenatalizi è drammaticamente sotto gli occhi di tutti: file e assembramenti impropri! Se il diritto alla salute deve prevalere, deve prevalere sempre e tutti devono rispettarlo, ma se la limitazione è solo nel giorno di Natale, giunge ai cittadini come una norma esclusivamente sanzionatoria e non anche preventiva. Se è solo una sanzione, allora pago la multa e passo il Natale con mia madre. Fermo restando che fino al 25 dicembre limiterò al massimo i miei spostamenti. Scusami DiMaio!”.

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