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Parole razziste da parte di un arbitro. Sospeso un match di Champions

Pubblicato il 9 Dicembre, 2020

“Se continua lui non continuiamo noi” così le stelle del calcio al 14esimo della partita che opponeva ieri Paris Saint Germain e i turchi del Basaksehir nella capitale francese. Le parole erano rivolte all’arbitro Ovidiu Hategan per protestare contro il quarto ufficiale di gara, romeno come il direttore di gara,  Sebastian Coltescu, che avrebbe detto “negro” all’allenatore in seconda dei turchi, Pierre Achille Webó, ex calciatore camerunense, espulso dopo le inevitabili proteste.

La partita è stata sospesa, mai successo fino ad ora in Champions. Sull’interruzione del gioco sembra sia intervenuto addirittura il presidente turco Erdogan che ha definito l’episodio “razzista” e ha chiesto all’Uefa di intervenire con durezza. Il giocatore francese Mbappè ha scritto sui social “Say no to racism. Mister Webo siamo con te”. Sulla stessa linea il compagno di squadra Neymar.

La difesa del quarto uomo responsabile del presunto insulto discriminante è stata: “Chi mi conosce sa che non sono razzista”. Coltescu ha un curriculum importante: 9 presenze in Europa tra Champions ed Europa League e arbitrato 7 gare tra compagini nazionali. La ministra dello Sport francese, Roxana Maracineanu, ha sottolineato l’importante decisione arbitrale: “Degli sportivi, degli atleti hanno preso una decisione storica di fronte a un atteggiamento che hanno giudicato inaccettabile. Un’espressione di ordinario razzismo. Aspettiamo i risultati dell’inchiesta ma non posso che rendere omaggio al simbolo forte del loro gesto e della loro solidarietà”.  

“Condanno fermamente qualsiasi commento che possa essere interpretato come razzista, xenofobo o discriminatorio. Mi scuso a nome dello sport romeno per questo sfortunato incidente che non ci rappresenta”​, così il ministro dello Sport​ rumeno, Ionut Stroe​.

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