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Natale della covid blindato, verso il dietrofront del governo sugli spostamenti tra Comuni

Natale del covid blindato: verso il dietrofront del governo

Pubblicato il 11 Dicembre, 2020

Il Natale della covid blindato doveva essere all’insegna di controlli a tappeto nelle principali arterie di traffico e nelle stazioni ferroviarie e un robusto dispiegamento di uomini per per vigilare sul rispetto delle norme e delle limitazioni. Questa era la linea dura del governo, che in un lettera indirizzata ai prefetti, disponeva di fatto la blindatura del Natale 2020.

Com’è noto, fino a giorni fa, dunque, la circolazione dal 21 dicembre doveva essere interdetta tra regioni, e nei giorni di festa del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio tra comuni se non per situazioni di necessità, nelle  quali “restando fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza.

“Ci saranno forze polizia in numero elevato, circa 70mila unità, che saranno addette a questo tipo di controllo. Lo faranno con senso di equilibrio perché dal momento in cui teniamo aperto i negozi lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento” – aveva dichiarato la ministra dell’Interno Lamorgese.

Natale della covid blindato: verso il dietrofront del governo

C’è un dopo, dell’ultima ora, poi. Una modifica al cosiddetto “decreto di Natale” oppure un nuovo provvedimento ad hoc o, addirittura con un aggiornamento delle faq del governo, in arrivo, per consentire lo spostamento tra Comuni a Natale, il 26 dicembre e il 1° gennaio: questa la news che arriva nelle ultime ore da fonti parlamentari.

Il governo Conte, nonostante la linea dura sul tema annunciata sino a poche ore fa dal ministro della Salute Speranza, ha quindi scelto di venire incontro alle richieste di numerosi sindaci, dell’Unione delle Province, dei presidenti di Regione e di alcuni parlamentari.

Natale blindato: il disappunto di Luigi di Maio

Lo stesso Ministro degli esteri, Luigi Di Maio, parlando in diretta sul suo profilo Facebook ha espresso il disappunto per la rigidità delle restrizioni: “È assurdo che non ci si possa spostare tra piccoli comuni quando ci sono città con milioni di abitanti”. Continuando poi: “la regola è poco credibile e crea un problema di percezione delle misure giuste e corrette”, e “occorre metterci mano”. Ha ribadito comunque che occorre stare molto attenti nei prossimi giorni.

“Che ci sia una regola che dice che in una città come Roma di quasi 3 milioni di abitanti, ti puoi spostare come vuoi, e in un comune di 50 abitanti non ti puoi spostare, questo oggettivamente è di difficile comprensione”. 

Di Maio ha assicurato che “ci sono dei passaggi parlamentari nei prossimi giorni per far si che almeno la mobilità tra i piccoli Comuni possa essere assicurata“.

Natale blindato: il commento del presidente della Liguria

“Speriamo davvero abbia vinto il buonsenso! Da giorni insistiamo che il mancato spostamento tra i comuni durante le feste di Natale sarebbe stata un’ingiustizia per milioni di italiani. Pare che finalmente il Governo stia accogliendo la nostra richiesta di cambiare questa regola assurda”. Lo afferma il presidente della Liguria Giovanni Toti. “Ce lo auguriamo davvero – aggiunge – e attendiamo la conferma per gioire insieme a tutte le famiglie, dei quasi 8mila comuni italiani, che si potranno riunire come da tradizione, in sicurezza ma con il calore che solo le persone care ci possono offrire in un anno così difficile”.

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