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materiale esplosivo

I carabinieri arrestano 2 uomini per detenzione di armi e materiale esplosivo

Pubblicato il 12 Dicembre, 2020

Materiale esplosivo e armi clandestine sequestrate questa mattina dai carabinieri.

I Carabinieri della Compagnia di Solofra, nell’ambito dei mirati servizi disposti dal Comando Provinciale di Avellino a seguito del recente episodio criminoso ai danni di un esercizio pubblico di Santa Lucia di Serino, stanno svolgendo una serie di perquisizioni nei confronti di soggetti di possibile interesse operativo.

Due arresti

L’attività, condotta stamattina con il supporto dei colleghi Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Napoli, ha portato all’arresto di due persone ed al rinvenimento di un ingente quantitativo di materiale esplosivo nonché di armi da fuoco clandestine e di fabbricazione artigianale.

700kg di polvere esplosiva

In particolare, a San Michele di Serino sono stati rinvenuti circa 700 chili di polvere e ordigni artigianali, custoditi all’interno di un deposito ubicato in località boschiva.

Inoltre, all’esito di perquisizione eseguita in un’abitazione di Santa Lucia di Serino, sono state rinvenuti due revolver (originariamente a salve, modificate nella canna e nel tamburo), due pistole e 5 fucili costruiti artigianalmente, tre carabine, pezzi di armi da sparo, polvere esplosiva e materiale vario utile per il confezionamento di ordigni rudimentali nonché quattro proietti di artiglieria da guerra e persino una bomba a mano.

Alla luce delle evidenze emerse, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino è scattato l’arresto per un 51enne ed un 56enne.

Quanto rinvenuto è stato sequestrato: considerata la situazione di pericolo ed urgenza, gli artificieri, adottate tutte le dovute precauzioni, hanno trasportato parte del materiale esplosivo in una località idonea e sicura dove è stato fatto brillare.

Indagini in corso

Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri finalizzate a stabilire la provenienza del materiale esplosivo ed eventuali connessioni con atti intimidatori commessi in provincia.“

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