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Trasporto scolastico, già individuati due mezzi su tre

“Le aziende pubbliche si stanno attrezzando e a oggi possiamo dire che due mezzi su tre sono stati trovati. – dichiara il vicepresidente regionale della Fita CNA Massimo Fiorese – Tradotto in cifre si parla di un numero che sta i 400 e i 500 mezzi privati, sui 700 disponibili, che sono pronti ad assicurare la copertura del servizio di trasporto scolastico. Alcuni sono in attesa di avere maggiori certezze e rassicurazioni. Restano infatti da sciogliere alcuni nodi importanti”.

Pubblicato il 12 Dicembre, 2020

“Le aziende pubbliche si stanno attrezzando e a oggi possiamo dire che due mezzi su tre sono stati trovati. – dichiara il vicepresidente regionale della Fita CNA Massimo Fiorese – Tradotto in cifre si parla di un numero che sta i 400 e i 500 mezzi privati, sui 700 disponibili, che sono pronti ad assicurare la copertura del servizio di trasporto scolastico. Alcuni sono in attesa di avere maggiori certezze e rassicurazioni. Restano infatti da sciogliere alcuni nodi importanti”.

Per Fiorese, che è anche proprietario di una delle principali aziende di trasporto private del Veneto, da parte delle istituzioni competenti dovrebbero arrivare alcuni importanti chiarimenti. Il primo è quello legato alla percentuale della capienza: “Per le imprese che sono chiamate a gestire il servizio il fatto che un autobus possa essere riempito al 50 o all’80 per cento fa la differenza perché va da sé che a variare sarà il numero dei mezzi necessari per coprire una stessa tratta. Il secondo è quello legato ai soldi che serviranno per il servizio: “Le aziende di trasporto private che si impegnano con le imprese pubbliche stipulano a loro volta accordi e assicurazioni per la corretta gestione dei mezzi e del personale. A fronte di questi investimenti iniziali da parte dei privati è necessario che ci siano delle garanzie sull’effettivo stanziamento dei fondi che dovranno essere rapidi e certi per non gravare sulle imprese già in difficoltà”.

Il terzo chiarimento è legato alla durata del servizio: “Nessuno per ora può sapere che cosa accadrà nei prossimi mesi, anche alla luce dell’arrivo, si spera, del vaccino. Il trasporto così come richiesto a gennaio sarà lo stesso fino a giugno? Anche in questo caso ci aspetteremmo da parte delle istituzioni una chiara assunzione di responsabilità. In questo modo le imprese potrebbero stipulare con più serenità i contratti necessari a far funzionare, come richiesto, il servizio”.

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