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Santa Lucia

Santa Lucia: perché non è (più) il giorno più corto dell’anno. Storia, leggenda e tradizione della festa

Santa Lucia: perché non è (più) il giorno più corto dell’anno…

Pubblicato il 13 Dicembre, 2020

“Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia“. È questo il detto popolare che accompagna per tradizione il 13 dicembre.

E’ una domenica festiva quella del 13 dicembre. È il giorno di Santa Lucia, la Santa della luce che rischiara l’inverno dopo la notte più lunga che ci sia (o almeno così si credeva un tempo). Lucia è patrona, fra gli altri, di Siracusa, degli occhi, degli oculisti, dei ciechi e degli elettricisti. Si festeggia in questo giorno perché il suo martirio avvenne il 13 dicembre del 304 a Siracusa durante le persecuzioni dell’imperatore romano Diocleziano.

Santa Lucia: false credenze

Perché non è (più) il giorno più corto dell’anno? Le giornate in inverno, infatti, sono corte, ma la notte più lunga e il giorno più corto non è il 13 dicembre. Prima dell’introduzione del calendario gregoriano, nel 1500, era vicina al solstizio d’inverno, ma con il nuovo calendario c’è una differenza di poco più di una settimana. Bisogna aspettare lunedì 21, quest’anno per la notte con la maggiore durata dell’anno, la notte del solstizio d’inverno.

A onore di cronaca va detto che il 13 dicembre il sole tramonta prima del 21 dicembre, cosa che potrebbe in effetti trarre in inganno. Contestualmente, però, l’alba arriva in anticipo, ragione per cui nel complesso le ore di luce sono comunque di più rispetto al solstizio (seppure di pochi minuti).

Questi proverbi che giocano sulla brevità della luce in questo periodo sono il motivo dell’associazione della santa alla luce. Santa Lucia, infatti, viene di solito ritratta con un piattino su cui sono posati i suoi occhi. Non si trova, però, fondamento dell’episodio della santa che si strappa gli occhi. Il fatto che sia patrona della vista è legato al nome Lucia, da lux, luce, in latino.

Santa Lucia: tradizione e doni

Santa Lucia, come Babbo Natale, porta regali. In alcune regioni del Nord Italia esiste la tradizione della lettera scritta alla Santa per ricevere doni. I piccoli devono andare a letto presto e lasciare un po’ di cibo per Santa Lucia e fieno per l’asino che guida il suo carretto.

La tradizione vuole che Lucia un tempo fosse anche conosciuta come protettrice delle donne nubili: andare ad una delle tante messe celebrate nel giorno di Santa Lucia, significava per le giovani in cerca di marito, soprattutto quelle senza dote, rendere pubblica la volontà di sposarsi. Oggi, quindi, regalare un pezzo di buon torrone artigianale all’innamorata può ancora assomigliare a una dichiarazione d’amore o d’affetto.

Santa Lucia: la leggenda

Dopo la morte, secondo la leggenda, la Santa sarebbe stata autorizzata a tornare sulla Terra per portare gioia ai bambini nella notte del 13 dicembre. Più probabile che sia stato l’imperatore Costantino, portando la cristianità nell’Impero Romano, a scegliere il giorno del martirio di Lucia come quello in cui si festeggiava al posto del pagano solstizio d’inverno.

Quest’anno, a causa della covid-19, mancheranno le tradizionali feste e fiere: la vera occasione per tutti e, soprattutto, motivo di grande divertimento per i bambini.

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