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Il Covid19 riscrive le priorità del bilancio regionale

L’emergenza epidemiologica da Covid19 riscrive le priorità del bilancio regionale. “Una decisione per molti aspetti obbligata – dice il Presidente di CNA Veneto Alessandro Conte – ma che al tempo stesso comporta anche profonde riduzioni delle missioni destinate al rilancio economico delle imprese”.

Pubblicato il 16 Dicembre, 2020

L’emergenza epidemiologica da Covid19 riscrive le priorità del bilancio regionale. “Una decisione per molti aspetti obbligata – dice il Presidente di CNA Veneto Alessandro Conte – ma che al tempo stesso comporta anche profonde riduzioni delle missioni destinate al rilancio economico delle imprese”.

Per fare un esempio la missione ‘sviluppo economico e competitività’ del previsionale 2021 perde sul bilancio del 2020 circa 80 milioni di euro. Entrando nel dettaglio si vede che i fondi destinati a industria, pmi e artigianato passano da 184milioni previsti nel bilancio di previsione 2020 (di cui solo 114 poi effettivamente spesi) a 54 nel 2021. Un taglio che si traduce nella riduzione di 70 milioni nel 2020 e di 130 nel 2021.

Se da un lato l’impiego di ingenti risorse da destinare alla sanità è fortemente motivato dalla gravità della pandemia – continua il Presidente – dall’altro, con l’arrivo di nuove linee di finanziamento governative ed europee (Recovery Fund e Mes) sarà necessario ridare fiato alle voci che hanno come obiettivo il rilancio del nostro tessuto produttivo. Già nel Defr, documento economico di finanza regionale, CNA Veneto aveva formulato alcune osservazioni circa la necessità di programmare le risorse pubbliche tenendo conto degli effetti che l’epidemia da coronavirus sta generando sul nostro territorio”. 

I dati sul Pil, in calo del 9,4 per cento nel 2020 e quelli sulla riduzione delle nuove imprese, in calo di 3mila 900 unità (fonte: Focus CNA Veneto – Centro Studi Sintesi), confermano la necessità di pensare a nuove forme di sostegno.

“Per far sì che queste risorse possano ottenere davvero l’effetto sperato CNA Veneto ha proposto la creazione di una cabina di regia, ovvero un gruppo operativo e di confronto tra Regione e parti sociali, deputata ad assumere in tempi rapidi le decisioni destinate a rilanciare l’economia regionale– dichiara il segretario di CNA Veneto Matteo Ribon – Vanno poi individuate nuove azioni di boosting, ovvero di accelerazione, delle filiere considerate centrali per lo sviluppo sostenibile come la manifattura, le costruzioni, il turismo e la cultura. Si tratta di asset strategici attraverso i quali si genera lo sviluppo economico regionale”.

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