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Italia blindata nelle Feste, ecco il calendario. E arriva l’annuncio: “Nella Ue al via le vaccinazioni dal 27 dicembre”

Il Governo va verso un accordo per mettere misure molto restrittive in campo durante le Festività. L’ultimo weekend libero sarà il 19-20 dicembre (tranne, forse, per l’Abruzzo), anche per spostarsi nelle seconde case. Bar e ristoranti aperti fino alle 18. Coprifuoco alle 22. Dal 21 al 23 ci si potrà spostare da una regione all’altra solo per lavoro, necessità o urgenza o far ritorno nelle proprie abitazioni. Ultimi tre giorni per lo shopping natalizio, negozi aperti fino alle 21. Dal 24 al 27 il blocco: chiudono negozi, bar e ristoranti. Aperti solo gli alimentari, le farmacie, i tabacchi, edicole e librerie. Vietati gli spostamenti. Niente cena di Natale. Dal 28 al 30 si riapre: negozi fino alle 21, bar e ristoranti fino alle 18. Ci si può muovere nel proprio Comune e all’interno della propria regione. Dall’ultimo dell’anno al 3 gennaio ritorna il rosso. Blocco degli spostamenti totale. Multe da 400 a 1000 euro. Dal 4 al 6 non si esce dalla Regione di appartenenza, ma regime libero, specie nella Befana.

Annuncio importante, intanto, della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen: “Il 27, 28 e 29 dicembre inizierà la vaccinazione in tutta l’UE. Proteggiamo i nostri cittadini. Noi siamo più forti insieme”.

In Italia il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, dal canto suo ha sottolineato ieri che “se non stiamo molto attenti, ripartirà una curva che non deve ripartire perché a inizio di gennaio ci attendono molte scadenze: il ritorno al lavoro, il ritorno a scuola, auspicabile, e l’inizio della campagna vaccinale. Appuntamenti troppo importanti ai quali dobbiamo arrivare preparati”. 

Conferme sui provvedimenti governativi sono arrivate dal Governatore pugliese, Michele Emiliano, che ha detto: “Hanno chiesto a noi governatori cosa ne pensavamo e siamo stati abbastanza contenti perché era l’unico modo per non rischiare dal 7 gennaio in poi una esplosione dei contagi.

”Il modello di interventi territoriali ha funzionato bene e ha fatto scendere l’Rt dall’1.7 all’attuale 0,8 ed è ancora in discesa, anche se le reti sanitarie necessitano di essere sempre più difese e alleggerite” ha detto ieri il ministro per gli Affari regionali Boccia.

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