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Catania, spacciavano dinanzi i bambini che giocavano nel Parco Vulcania, tre gli arrestati, di cui due minorenni

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato nella flagranza il 23enne catanese Gabriele Carmelo MAIMONE, nonché due minorenni di 15 e 17 anni, poiché ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

Pubblicato il 18 Dicembre, 2020

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato nella flagranza il 23enne catanese Gabriele Carmelo MAIMONE, nonché due minorenni di 15 e 17 anni, poiché ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
L’altro pomeriggio, alcuni genitori, che quotidianamente accompagnano i figlioletti a giocare nell’area attrezzata del Parco Vulcania, avevano attirato l’attenzione di una pattuglia dell’Arma segnalando la presenza, in particolare nelle ore preserali, di alcuni giovani intenti a spacciare dinanzi ai loro bambini.
È bastato questo ai militari per organizzare un servizio di osservazione nell’intera zona c.d. di “Vulcania”, grazie al quale sono stati individuati i giovani pusher.
Questi, scambiandosi continuamente i tre ruoli vitali per porre in essere l’attività di spaccio: vedetta, “receptionist” e pusher, prelevavano le dosi da piazzare all’interno di un anfratto ricavato nei muretti presenti nella zona, per poi consegnarle in cambio del denaro pattuito agli acquirenti, i quali spesso giungevano a bordo di scooter.
Accertata l’attività illecita, i carabinieri sono intervenuti bloccando il trio e uno dei clienti (una catanese di 16 anni segnalato all’U.T.G.) che aveva appena acquistato la propria dose di stupefacente.
I tre, sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso di 16 dosi di marijuana, di cui alcune nascoste nell’anfratto utilizzato come deposito della droga, nonché 190 euro in contanti, presumibilmente incassati dalla pregressa vendita della marijuana, il tutto posto opportunamente sotto sequestro.
Il maggiorenne è stato relegato agli arresti domiciliari, mentre i due minorenni sono stati accompagnati al C.P.A. di Catania.

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