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Catania, la Multiservizi taglia due dirigenti. Risparmierà 250mila euro l’anno

Catania, la Multiservizi taglia due dirigenti. Risparmierà 250mila euro l’anno

Pubblicato il 21 Dicembre, 2020

Tagli alla Multiservizi, due dirigenti e un super quadro dal primo gennaio saranno fuori organico e la società risparmierà 250 mila euro all’anno, grazie alla riorganizzazione interna della partecipata comunale. La decisione del management della Multiservizi di ridurre i dirigenti a solo uno, dei tre finora esistenti, è stata presa d’intesa con l’amministrazione guidata dal sindaco Salvo Pogliese, nella qualità di rappresentante del socio unico Comune di Catania.    

“L’elevato costo del personale e l’inadeguatezza dell’organizzazione certamente sovradimensionata in relazione ai compiti attribuiti che abbiamo rivisto in un’ottica di  efficienza – ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese – ci hanno indotto a compiere una vera e propria rivoluzione della struttura interna perché non era più tollerabile che la Multiservizi avesse ancora tre dirigenti con massima retribuzione. Ne basta senz’altro uno e bene hanno fatto il presidente della Multiservizi Serena Spoto con il cda e il vicesindaco Roberto Bonaccorsi, a rompere gli indugi eliminando dall’organigramma due figure organizzative dirigenziali che non avevano più ragione di esistere.  Vorrei ricordare che con il nuovo contratto di servizio che abbiamo da poco firmato, valido fino al 2023, abbiamo ancora contrazioni di spese di alcuni servizi (pulizia, custodia e manutenzione del verde a canone), con una riduzione di budget per il triennio di circa 4,5 milioni di euro. Siamo convinti – ha concluso il sindaco – che efficienza gestionale e risparmi debbono cambiare di pari passo per ridare respiro a un’azienda che rischiava il fallimento e che grazie alla severa impostazione che abbiamo dato alla scelte aziendali strategiche, in testa il vicesindaco Bonaccorsi e i vari presidenti aziendali che si sono succeduti, può ora guardare al futuro con serenità per mantenere i posti di lavoro e le prospettive di rilancio”.

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