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“Il bambino porta cocumella”. L’esilarante esame di Suarez all’Università di Perugia

Pubblicato il 22 Dicembre, 2020

Luis Suarez, talentuoso giocatore in procinto di trasferirsi alla Juventus a settembre (ma poi non se ne fece niente), ha candidamente ammesso di aver saputo in anticipo le domande dei professori dell’Università per stranieri di Perugia. Ma come ogni studente che è convinto comunque di passare con il minimo dei voti, non aveva studiato. E così i generosi professori lo hanno aiutato – c’è un’indagine in corso – in un esilarante colloquio che lascia trasparire quanto in Italia siano differenti i ricchi dai poveri.

Esaminatrice: “Prendiamo le immagini da qui (indica un elenco sulla scrivania).Allora! Qui hai 4 immagini, ne può scegliere 2, quelle che vuole. Se ce le può descrivere, per favore”. Suarez: “Questa! Ci sono 2 persone. In questa immagine ci sono 2 persone, una mamma ed un bambino. Mamma aiuta aaa, poi aiuta… a fare i compiti! Eeee, bambino, una pena sul quaderno a fare…”.

Altra immagine. Suarez: “Ci sono 4 persone. Papà, mamà e bambino e bambine, a fare cibo”. Non sono refusi, è Suarez che sta passando con i complimenti della commissione l’esame di italiano all’Università.

Esaminatrice: “Benissimo!”. Suarez: “Il supermercato, la spesa…”. Altra persona: “La spesa.. sì sì”. Suarez: “A mangiare. Il bambino porta cocumella…”. Che sarebbero i cocomeri. Neanche Peppino De Filippo ci sarebbe riuscito a scrivere una commedia così. E invece siamo in Italia, 2020, stavolta Perugia.

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