Pubblicato il 29 Dicembre, 2020
Si chiama “Milano per la scuola” il patto che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il prefetto di Milano, Renato Saccone hanno presentato questa mattina a tutti per la ripartenza delle scuole e impedire il sovraffollamento sui mezzi pubblici.
Quindi, a Milano, si rientrerà a scuola il 7 gennaio, ma con orari scaglionati: entro le 8 entreranno in classe il 40% degli studenti ed entro le 9.30 il restante 10%, per consentire poi progressivamente il rientro in classe del 75% degli studenti, suddiviso rispettivamente in 50% e 25%.
In una nota del Comune, il sindaco spiega che il “patto” ha trovato “piena adesione”, di tutte le parti sociali, le istituzioni pubbliche, i gestori del trasporto, il commercio, le aziende, gli ordini professionali.
Ecco come si ripartirà l’anno nuovo. Dal 7 gennaio i negozi non alimentari (escluse le edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie) apriranno alle 10,15, i servizi alla persona, così come quelli bancari, assicurativi e finanziari, potranno aprire dopo le 9,30.
Per quanto riguarda le aziende, le attività produttive del settore manifatturiero anticiperanno l’orario di inizio entro le 8; le altre, in particolare per quanto riguarda i settori amministrativi, direzionali e di consulenza, apriranno dopo le 9,30. I professionisti potranno ricevere i clienti dopo le 10 ma, preferibilmente su appuntamento.
Le università inizieranno le lezioni in presenza dalle 10.
L’obiettivo del patto è comunque quello di promuovere “una sempre più attenta valutazione sull’uso ottimale dello smartworking”.