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Polizia di Stato, maltrattamenti in famiglia: donna fugge attraverso la finestra, eseguita misura detentiva a carico del convivente

Pubblicato il 29 Dicembre, 2020

Maltrattamenti in famiglia. Nella giornata di ieri personale della Squadra mobile della Questura ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di L’Aquila, dottor Baldovino de Sensi, su richiesta del Pm, dottoressa Roberta D’Avolio, a carico di L. I. R., 46enne di nazionalità rumena.

Il provvedimento eseguito è stato determinato all’esito dell’attività di indagine svolta dagli investigatori, che hanno accertato numerosi episodi di offese, minacce, maltrattamenti e percosse all’interno dell’abitazione della vittima, con la quale l’uomo aveva una relazione affettiva e, dal mese di gennaio, un rapporto di convivenza; episodi che sono sfociati  in lesioni anche gravi.

Maltrattamenti in famiglia: donna precipita da un’altezza di circa 7 metri

Infatti, lo scorso 9 dicembre, la donna, 44enne anch’ella di nazionalità rumena, per sottrarsi alla violenza inaudita da parte del convivente, si è rifugiata nel bagno e, al tentativo da parte di quest’ultimo di sfondare la porta, ha cercato di fuggire attraverso la finestra, perdendo la presa, precipitando da un’altezza di circa 7 metri e riportando gravi lesioni, tanto da essere ricoverata presso il locale nosocomio.

L’uomo, con problemi di dipendenza da sostanze alcoliche,  è accusato di aver sottoposto la donna a continui maltrattamenti e minacce, imponendole un regime di vita vessatorio e oppressivo, generando in lei un clima di costante timore per la sua incolumità.

Al termine degli adempimenti di rito lo stesso è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Pescara, a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente.

Il Questore, dottor Gennaro Capoluongo: “Massima attenzione da parte delle Forze di Polizia e della Procura a tutti quegli episodi che minano l’incolumità di vittime vulnerabili, quali le donne, soprattutto in questo particolare periodo storico, che genera situazioni di convivenza forzata, a causa della pandemia in corso”.

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