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Polizia di Stato: spacciava eroina, arrestato pregiudicato avezzanese

Operazione Nuova alba: fermata una rete di spaccio

Pubblicato il 31 Dicembre, 2020

Operazione Nuova alba: fermata una rete di spaccio. Tutto è incominciato nel settembre 2019, quando è avvenuto l’arresto in flagranza, da parte della Squadra mobile, a carico di un giovane albanese, trovato in possesso di 21,4 grammi di cocaina e la somma di denaro pari a 470 euro, e sequestro dell’ autovettura che questi usava, una Smart utilizzata per l’attività di spaccio.

A seguito dell’esame del suo telefono, sequestrato ed analizzato nei suoi contenuti multimediali, sono stati raccolti dati idonei ad avviare e sviluppare un’ulteriore attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Viterbo. Nei mesi seguenti si è svolta una ripetuta serie di arresti compiuti nei confronti di altri giovani albanesi, e contestualmente c’è stato il sequestro di ingenti quantitativi di cocaina, nonché di denaro e smartphone di ultima generazione (tra cui BQ Acquaris, molto diffusi nell’ambito del narcotraffico internazionale). oltre che di autoveicoli, uno dei quali confiscato ed affidato dall’Autorità giudiziaria alla Squadra mobile per lo svolgimento di servizi antidroga.

Approfondendo la filiera dei contatti/acquirenti legati ai soggetti già posti sotto arresto, e sempre d’intesa con la Procura della Repubblica di Viterbo che ha approvato la prosecuzione del focus investigativo sull’ambiente verso il quale si rivolgeva l’attenzione della Polizia giudiziaria, in data 14 marzo 2020 – durante il primo lockdown – a seguito di prolungata attività di pedinamento, un’attività di iniziativa permetteva di arrestare un cittadino italiano, strettamente connesso al primo soggetto arrestato nel settembre 2019 e trovato in possesso di 2266,04 grammi di “cocaina”, pronta per essere tagliata e smerciata sulla piazza viterbese.

Sulla base delle evidenze già raccolte, e dei successivi riscontri ottenuti a seguito dell’ultimo arresto e del contestuale, ingente sequestro di cocaina, è stato possibile proporre ai Pubblici ministeri titolari del fascicolo d’indagine di richiedere, ed ottenere, una misura cautelare nei confronti di un cittadino albanese residente in provincia, considerato il diretto referente del soggetto a lui sovraordinato e residente all’estero. Detto referente è stato arrestato in data 5 giugno 2020, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Viterbo.

La prosecuzione dell’attività di riscontro sul territorio delle dinamiche di spaccio poste in essere dalla filiera d’interesse ha permesso di eseguire ulteriori arresti.

Operazione Nuova alba: è accaduto il 23 dicembre

A seguito di parallela attività di sviluppo investigativo dei dati raccolti nel corso dell’intera attività, anche per mezzo di audizione di testimoni individuati tra i diretti acquirenti dello stupefacente importato su Viterbo e provincia, in data 23 dicembre 2020 è stato tratto in arresto il soggetto connesso e sovraordinato agli altri indagati, latitante all’estero, destinatario di misura cautelare richiesta dai Pm titolari dell’attività d’indagine ed accolta dal Gip del Tribunale di Viterbo, che emetteva ordinanza di misura cautelare in carcere, in virtù della quale è stato spiccato il mandato di arresto europeo eseguito in Belgio dagli operatori del servizio cooperazione internazionale di Polizia. Il soggetto albanese catturato all’estero è stato quindi accompagnato per via aerea in Italia e, una volta atterrato a Fiumicino, sottoposto ad esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per mano degli operatori di questa Squadra mobile e dell’Ufficio Polizia di frontiera di Roma-Fiumicino.

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