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Dal Ben: “Il Covid condiziona la normale attività di cura negli Ospedali”

Sono 8910 i positivi attuali, secondo i database dell’Ulss 3 Serenissima. “Abbiamo registrato tra Natale e Capodanno ben cinque giorni in cui sono stati individuati più di 500 nuovi positivi, con una punta record di 574 il 31 dicembre, e con un altro picco di 546 registrato proprio la mattina di Natale, confrontando i dati con la mattina della Vigilia.

Pubblicato il 3 Gennaio, 2021

Sono 8910 i positivi attuali, secondo i database dell’Ulss 3 Serenissima. “Abbiamo registrato tra Natale e Capodanno ben cinque giorni in cui sono stati individuati più di 500 nuovi positivi, con una punta record di 574 il 31 dicembre, e con un altro picco di 546 registrato proprio la mattina di Natale, confrontando i dati con la mattina della Vigilia.

Anche qui i conti sono facili da fare: anche se per il numero dei nuovi positivi giornalieri il nostro territorio resta sotto la media veneta, con 142 ogni 10.000 rispetto ai 190 medi della regione, ricordiamo sempre che il 7% dei nuovi positivi finisce per essere ricoverato. E allora è evidente che un alto numero di nuovi contagiati dà luogo ad un alto numero di nuovi ricoverati; e nel solo mese di dicembre i ricoveri Covid sono stati, nei nostri Ospedali, ben 846, che significano mediamente 28 ricoveri Covid ogni giorno.

 “I nostri Ospedali continuano a garantire – ha sottolineato Dal Ben – la disponibilità di posti letto sia in area non critica che nelle Terapie Intensive. E quanto alle Terapie Intensive, che abbiamo portato a 96 posti letto attivi, e che possiamo potenziare ulteriormente, restano ad oggi una ventina di posti liberi; cosicché ogni Ospedale è ancora in grado di accogliere anche pazienti molto gravi… Ma occorre assolutamente invertire la tendenza, con l’aiuto della popolazione, perché l’apertura di ulteriori postazioni Covid sottrae risorse e personale al resto dell’attività, e perché comunque ogni volta che si occupa un letto Covid di Terapia Intensiva c’è una persona che rischia la vita”. I decessi registrati fin qui sono stati 943, ha confermato il Direttore Generale, di cui circa 700 registrati appunto negli Ospedali.

Pur in un territorio in cui la diffusione del contagio si mantiene al di sotto della media veneta, le conseguenza dell’epidemia sul lavoro degli Ospedali sono pesanti:

“Non ci stancheremo mai di chiedere ai cittadini – ha sottolineato oggi il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben – il rispetto delle regole e la responsabilità nei comportamenti imposti dall’attacco del virus. Se non basta il numero dei decessi, che ad oggi in questo anno drammatico sono stati 943, a chi prende sottogamba le restrizioni ricordiamo oggi che la persistenza del Covid-19 impone conseguenze pesanti anche su chi non è contagiato, perché riduce la possibilità di operare degli Ospedali, e limita quindi la presa in carico anche di chi ha altre patologie. Nel 2020 appena concluso, a causa dell’epidemia, gli Ospedali dell’Ulss 3 Serenissima hanno forzatamente ridotto i ricoveri, calati del 16%, gli interventi chirurgici, ridottisi del 20%, e le prestazioni ambulatoriali, che nel 2019 erano state più di due milioni e nel 2020 sono state circa 1.700.000. Numeri secchi, che mettono in evidenza, per chi ancora non comprende la gravità della situazione, come non ci possiamo permettere atteggiamenti spavaldi e dobbiamo contribuire tutti a rientrare verso una situazione di normalità, liberando al più presto anche le strutture ospedaliere dall’assedio dell’epidemia”.Nelle conferenza stampa di oggi, la prima del 2020, il Direttore Generale ha letto i dati dell’epidemia con uno sguardo più complessivo, evidenziando ad esempio l’incidenza dei ricoveri Covid su quelli complessivi: “Nel bilancio totale dell’anno – ha sottolineato – i ricoveri Covid sono stati all’incirca il 5% dei ricoveri complessivi, 2751 su 55.773. Ma la percentuale, e quindi l”invadenza’ del Covid nel lavoro degli Ospedali, si è alzata progressivamente negli ultimi mesi: nel mese di dicembre i ricoveri Covid sono stati 813 su 3957, il 21% circa del totale”.

Positivi nelle attività produttive e nella scuola. 

Un successo importante è registrato dall’Azienda sanitaria sul fronte del contenimento dei contagi negli ambienti di lavoro: “Insieme a Prefettura, Comune di Venezia e Fincantieri – ha sottolineato il Direttore Dal Ben – siamo riusciti a controllare quello che poteva presentarsi come un fronte delicato: oggi da settimane registriamo, nell’ambito della cantieristica, uno o due soli casi di contagio giornalieri”. E oggi si è registrato per la prima volta lo “0” nella colonna nuovi casi di contagio nelle scuole: “A scuole chiuse – ha spiegato Dal Ben – si riduce il carico pesantissimo che ci aveva portato a dover gestire anche 29 classi da verificare al giorno. Resta il fatto che dall’apertura delle scuole ad oggi, sono 1187 le classi che hanno registrato almeno un contagiato, per un totale di 1431 positivi tra alunni e operatori della scuola”.

Il vaccino come via d’uscita. 

Il Direttore Dal Ben ha confermato che ogni sforzo viene fatto in questi giorni per rendere efficace al più presto l’arma decisiva del vaccino anti Covid-19: “Dopo il Vaccine Day di domenica scorsa – ha sottolineato – nell’Ulss 3 Serenissima si è proseguito a vaccinare con un obiettivo preciso: “Entro la seconda settimana di gennaio – ha detto – vogliamo terminare quella che possiamo definire la prima fase della vaccinazione anti Covid, e cioè la somministrazione del vaccino a tutti gli Operatori sanitari, compresi quelli delle Case di Riposo, e a tutti gli ospiti delle stesse strutture residenziali per anziani. A questo programma certo si affiancheranno altri programmi di vaccinazione, secondo la disponibilità del vaccino e secondo le indicazioni della Regione. Intanto è prevista per dopodomani, 4 gennaio, la seconda delle forniture settimanali prevista”. “E’ grazie al vaccino – ha concluso il Direttore Generale – e grazie alla capacità del nostro servizio sanitario di metterlo in campo e di portarlo in breve tempo a tutti, che contiamo di essere protagonisti nel 2021 come coloro che, dopo un anno giocato in difesa, sono riusciti a vincere la sfida contro il Coronavirus”. Gli operatori sanitari lo sanno, ha sottolineato Dal Ben, tanto che l’adesione risulta alta, sostenuta anche dal senso di appartenenza ad una squadra che ha visto bene che cos’è il Covid e quali effetti ha.

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