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Riccardo Gelichi portavoce Ascolta Piombino: “ una navigazione a vista”

Pubblicato il 7 Gennaio, 2021

Leggiamo dalla stampa che: “Il Comune di Piombino ha stanziato ulteriori 110 mila euro per pagare i canoni di locazione dei cittadini disagiati”, a questi vanno aggiunti i precedenti 165 mila e altri 36 mila di una tranche intermedia. Un programma di Housing sociale del Comune di Piombino, che si somma alle risorse statali e quelle regionali, erogate  proprio per il contrasto all’ emergenza abitativa.

Sono soldi che si riferiscono alle categorie deboli con ISEE 0 e vengono gestiti direttamente dall’ associazione Interculturale Samarcanda. Giusta la misura, ci mancherebbe, sopratutto se messa a confronto con le oltre 400 mila euro spese per eventi ludici e culturali, solo nel 2020.

Questo dovrebbe far scaturire una riflessione politica. Questa città dovrà sperare solo su fonti di tipo assistenzialistico, oppure vuole provare a risollevarsi creando nuove opportunità ? A chi chiede un sussidio si dovrebbe proporre un lavoro, fatta eccezione per chi non può più lavorare, “ le vere categorie deboli”.

La politica liberal, una volta rappresentata dal centrodestra e in teoria dalla sinistra riformista, è un politica che investe in infrastrutture,  formazione e decoro; è un politica che programma il futuro e non si limita a compiacere lobbies locali o associazioni varie. 

Se i conti sono in ordine, come si evince dal discorso di fine anno del sindaco, spendiamoli bene questi soldi, magari cercando di creare le condizioni per un vero rilancio economico del comprensorio. La Variante, oltre ad esporre il Comune a seri rischi finanziari, non solo ha lasciato immutata la situazione, ma ha tolto la possibilità economica di una concreta bonifica dell’ area.

I progetti di bonifica dei siti inquinatiripartano da zero e sono spacciati come una conquista. Le ciclabili di Baratti, inventate dalla precedente amministrazione, hanno solo visto un ritardo nell’ esecuzione per causa di una modifica del tracciato perché non piaceva a esponenti locali. Tutto il resto, dalle telecamere ai progetti  di mobilità, vengono dalla nostra gestione, aspettiamo ancora qualcosa di nuovo.

Sul Polo culturale, oltre le esternazioni d’ effetto, solo il buio. Sulla programmazione solo un flebile enunciato. Manca la politica, qualsiasi politica, che sia di centrodestra o di sinistra riformista, stiamo navigando a vista, altro che cambiamento, è peggio di prima.

Riccardo Gelichi portavoce Ascolta Piombino

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