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Covid, sospeso divieto alla circolazione dei mezzi diesel Euro 4

Sarà sospeso fino al termine dell’emergenza Covid-19 il divieto alla circolazione per i mezzi diesel Euro 4 sul territorio della regione Veneto. La decisione arriva dal coordinamento dell’Unità di crisi regionale, guidato da Nicola Dell’Acqua, che posticipa, nell’ambito dell’Accordo di programma del Bacino Padano per il miglioramento della qualità dell’aria, il blocco per questa tipologia di mezzi previsto a partire dal prossimo 11 gennaio, come stabilito dalla delibera di Giunta regionale n. 1892 del 29 dicembre 2020.

La proroga della possibilità di circolazione per i mezzi diesel euro 4 arriva dopo aver considerato che il provvedimento avrebbe interessato un numero elevato di veicoli i cui proprietari, vista anche la particolare congiuntura economica negativa, avrebbero avuto in gran parte difficoltà, si legge, a “reperire nell’immediatenzza mezzi alternativi autorizzati alla circolazione nella regione”.

Questo, si prosegue, avrebbe avuto un impatto rilevante “sulla presenza di persone sui mezzi di trasporto”, con “verosimile mancato rispetto dell’obbligo di distanziamento o, in alternativa, dell’impossibilità di usufruire dei mezzi per un rilevante numero di persone, mancando un numero adeguato di mezzi disponibili”.

Pubblicato il 8 Gennaio, 2021

Sarà sospeso fino al termine dell’emergenza Covid-19 il divieto alla circolazione per i mezzi diesel Euro 4 sul territorio della regione Veneto. La decisione arriva dal coordinamento dell’Unità di crisi regionale, guidato da Nicola Dell’Acqua, che posticipa, nell’ambito dell’Accordo di programma del Bacino Padano per il miglioramento della qualità dell’aria, il blocco per questa tipologia di mezzi previsto a partire dal prossimo 11 gennaio, come stabilito dalla delibera di Giunta regionale n. 1892 del 29 dicembre 2020. 

La proroga della possibilità di circolazione per i mezzi diesel euro 4 arriva dopo aver considerato che il provvedimento avrebbe interessato un numero elevato di veicoli i cui proprietari, vista anche la particolare congiuntura economica negativa, avrebbero avuto in gran parte difficoltà, si legge, a “reperire nell’immediatenzza mezzi alternativi autorizzati alla circolazione nella regione”.

Questo, si prosegue, avrebbe avuto un impatto rilevante “sulla presenza di persone sui mezzi di trasporto”, con “verosimile mancato rispetto dell’obbligo di distanziamento o, in alternativa, dell’impossibilità di usufruire dei mezzi per un rilevante numero di persone, mancando un numero adeguato di mezzi disponibili”.

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