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Riapertura delle scuole, Flc Cgil in piazza con gli studenti

Pubblicato il 10 Gennaio, 2021

Riapertura delle scuole. Differita la ripresa dell’attività didattica in presenza al prossimo 18 gennaio per gli istituti secondari di secondo grado pubblici e paritari. Alessandro Tatarella, segretario generale Flc Cgil Roma nord e Viterbo, scrive in una nota: “La Flc Cgil sostiene lo sciopero e partecipa alla manifestazione indetti dalla Rete degli studenti medi, che si terrà il giorno 11 gennaio 2021 in moltissime città. Domani alle ore 9 e 30, gli studenti manifesteranno a Viterbo in piazza del Comune per rivendicare condizioni di maggior sicurezza nelle scuole, in relazione alla pandemia in corso, nonché una nuova attenzione e importanti investimenti nel nostro sistema di istruzione. La Flc Cgil di Viterbo invita alla partecipazione tutto il personale scolastico che si trova nella condizione di farlo, ricordando che docenti, personale Ata e dirigenti scolastici non sono solo interessati al buon funzionamento del sistema come operatori, ma anche come genitori, e, quindi, fruitori di un servizio che tanta importanza riveste per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese.

Riapertura delle scuole: “basta caos, il governo si assuma le proprie responsabilità, prima che la situazione precipiti”

E ancora: “Il caos istituzionale e organizzativo sulla riapertura delle attività didattiche nelle scuole aggravato dai venti di crisi del governo in carica, non è più tollerabile. Constatiamo che la richiesta di interventi decisi su trasporti e sanità territoriale non ha prodotto conseguenti misure. Si naviga su tutto a vista, ma una vista brevissima. Si cambiamo provvedimenti nazionali quasi giorno per giorno, si moltiplicano le ordinanze regionali, i prefetti assumono decisioni che mettono in discussione l’autonomia scolastica, mentre aumenta a dismisura anche la mole delle ordinanze dei sindaci. Quanto sta avvenendo sui territori, sommato all’incapacità di coordinamento del governo, sta conducendo verso concrete forme di autonomia differenziata, di cui la scuola a la carte praticata in Puglia è attualmente l’esempio più eclatante, che la Flc Cgil considera il pericolo più grave per l’unità del nostro Paese e per il nostro sistema di istruzione. Le scelte politiche sulla scuola sono entrate ormai nel tritacarne della crisi di Governo e antepongono alle attività educative finalizzate crescita umana e culturale di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, l’apertura di quasi tutte le attività economiche. Il tutto si scarica sulle scuole, creando un contesto di profondo disorientamento tra tutti i lavoratori e nelle famiglie, mentre aumentano le situazioni di grave conflittualità. L’apertura delle attività in presenza non è un orpello ideologico o un oggetto di scambio politico, ma il risultato di precise scelte politiche ed organizzative in primo luogo a livello nazionale. Le scelte sul rinvio dell’apertura delle attività didattiche erano e devono essere del governo. Non si può modificare ogni quattro giorni l’organizzazione didattica per ragioni di posizionamento politico. Per questo chiediamo che il Governo, a fronte del fallimento delle misure che andavano adottate, si assuma la responsabilità del rinvio dell’apertura delle attività didattiche in presenza. Si riporti il confronto a livello territoriale, coinvolgendo le scuole. Si faccia chiarezza sui dati o si dica che non è possibile farlo. Si anticipi il rischio della terza ondata su infanzia e primaria rafforzando da subito i protocolli di sicurezza sottoscritti con i sindacati. Non si deleghi più nulla alle regioni a causa dell’incapacità del Governo a decidere. Il governo si concentri sui vaccini e sulla costruzione di dati veri sulla diffusione della pandemia nelle scuole, se vuole che le istituzioni scolastiche riaprano davvero. Venga valorizzata l’autonomia delle singole istituzioni scolastiche. Ciò significa attribuire alle scuole la massima facoltà di scaglionare ingressi/uscite e di decidere la riduzione fino all’azzeramento, sia pure temporaneo, della frequenza di alunne e alunni in presenza, a causa della pandemia in corso. La confusione in atto sta alimentando pericolose derive demagogiche, facilmente manipolabili per ragioni di consenso politico. Non si può andare oltre. In mancanza di risposte credibili e in tempi brevi, la Flc Cgil metterà in campo tutte le iniziative di mobilitazione consentite dalla situazione che stiamo vivendo“.

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