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Piano SPISAL, effettuati quasi 3mila controlli anti-Covid

Nel mondo delle attività produttive è in corso un vasto piano di controllo sulle aziende quanto al rispetto delle regole imposte dal contrasto al Coronavirus nei luoghi di lavoro. Questa azione di controllo, attiva dal 16 marzo, è denominata “Piano SPISAL”, ed è realizzato dal Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro, l’ente dell’Ulss 3 Serenissima preposto alla sicurezza là dove si svolgono attività lavorative.

Pubblicato il 12 Gennaio, 2021

Nel mondo delle attività produttive è in corso un vasto piano di controllo sulle aziende quanto al rispetto delle regole imposte dal contrasto al Coronavirus nei luoghi di lavoro. Questa azione di controllo, attiva dal 16 marzo, è denominata “Piano SPISAL”, ed è realizzato dal Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro, l’ente dell’Ulss 3 Serenissima preposto alla sicurezza là dove si svolgono attività lavorative.

Già effettuati 2954 controlli da metà marzo. 

Da quando il Piano è attivo, sono ben 2954 i controlli effettuati  sulle aziende del territorio, andando così ad incidere sulle condizioni di lavoro di una platea di più di 86.158 dipendenti. “Il nostro SPISAL sta costantemente verificando, con ispezioni mirate dentro aziende sia pubbliche che private – sottolinea il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – che siano attive tutte le buone pratiche per permettere a chi lavora di farlo in sicurezza. Questo sforzo di monitoraggio e affiancamento per le aziende produttive è stato e continua ad essere importantissimo, a garanzia di tutto il territorio e di tutti i cittadini”Lo SPISAL si è mosso in primo luogo con l’intento di sostenere le aziende nella fondamentale necessità di introdurre nuove modalità negli ambienti di lavoro, fornendo ad ogni azienda, anche a quelle direttamente sottoposte a verifica, tutte le indicazioni operative sulle misure preventive che era necessario attuare.

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Su 2954 controlli, 34 rapporti per inosservanze e quasi 1400 indicazioni di miglioramento. “Le 2954 ispezioni effettuate – spiega il Direttore Dal Ben – hanno avuto anche l’intento di verificare l’attuazione di queste misure preventive, e di sanzionare chi non le avesse adottate in pieno. Sui 2954 interventi di controllo effettuati, solamente 34 hanno evidenziato inosservanze delle regole; in 1367 casi però lo SPISAL ha indicato all’azienda ispezionata una o più azioni migliorative nelle misure di contrasto al contagio”.

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Verifiche e controllo a vasto raggio. Nel corso delle ispezioni lo SPISAL verifica il rispetto delle normative vigenti secondo ogni aspetto: controlla quanto accade nelle aziende quanto all’igiene delle mani, all’igiene respiratoria, al distanziamento sociale dei lavoratori; verifica che siano presenti secondo le normative opuscoli e segnaletica di contrasto al contagio; suggerisce e chiede il rispetto delle migliori misure organizzative quanto al distanziamento tra i lavoratori, alla regolamentazione dell’accesso agli spazi comuni, alla sanificazione degli spogliatoi, alla pianificazione di orari di ingresso e uscita scaglionati, alla sospensione di viaggi di lavoro, alle modalità più idonee di accesso dei fornitori. Durante le ispezioni, di nuovo promuove ogni azione volta ad incrementare le attività di pulizia e sanificazione e a mettere a disposizione idonee soluzioni disinfettantiSPISAL e SISP, azione comune in caso di positività. Lo SPISAL lavora in stretto collegamento con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda sanitaria (SISP). Ogni volta sia individuato un caso di positività interno ad un luogo di lavoro (o anche esterno ma con contatti nel luogo di lavoro) SPISAL e SISP agiscono insieme nell’indagine epidemiologica e in ogni azione necessaria per il contrasto alla diffusione del virus all’interno del luogo di lavoro. In questa azione vengono coinvolti la direzione dell’azienda in cui si è verificato il caso (o in cui esistono lavoratori che sono stati a contatto con il caso) e il medico competente dell’azienda stessa.  Nel complesso delle attività produttive nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, le positività registrate fin qui sono in totale 2316. Questi casi di positività sono stati riscontrati in un totale di 1155 ditte e imprese, ed hanno generato solo 1105 contatti registrati. Ad oggi, i casi di positività registrati in ambito lavorativo in tutta l’Ulss 3 Serenissima sono 1499, e i relativi contatti tenuti in sorveglianza sono 588. Cantieristica: a tutt’oggi 585 casi, ora pochi alla settimana. Sono 585, a tutt’oggi, i casi di positività registrati nell’ambito del sito produttivo Fincantieri e i nuovi casi di positività sono molto contenuti. “Si conferma così – sottolinea il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – il buon lavoro svolto dall’Ulss 3 Serenissima, insieme a Fincantieri, alla Prefettura e al Comuni di Venezia e Confindustria, per arginare la diffusione del contagio nel comparto della cantieristica. Oggi i nuovi casi di positività sono ridotti ad alcune unità ogni settimana; e ancora più significativo, in proposito, è il numero dei ‘contatti’ che sono stati generati dai casi di positività; nell’ambito di Fincantieri sono state fin qui solo 216 le persone che si è dovuto mettere in isolamento, a testimonianza del fatto che nell’ambiente di lavoro non c’è stata se non una ridottissima diffusione del contagio”. Ad oggi poi i contatti in isolamento sono ridotti a 129. I casi di positività ancora aperti nell’ambito della numerose imprese collegate a Fincantieri sono oggi 326, e queste 326 persone lavorano in 76 ditte diverse: anche questo dato testimonia di una situazione di contagio verificatosi in molte ditte differenti, nella stragrande maggioranza dei casi causato – anche se è sempre difficile avere certezza al riguardo – da contatti esterni all’ambito lavorativo. Un lavoro in sinergia interna ed esterna alla Ulss 3. Hanno lavorato in stretto contatto, in questo impegno di contrasto alla diffusione del virus nel comparto produttivo, tre servizi dell’Ulss 3 Serenissima: lo SPISAL (Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro) che ha l’incarico di monitorare il rispetto delle regole, anche quelle rispetto al Covid-19, negli ambienti produttivi; il SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) che ha l’incarico del contact tracing e che ha affiancato, per la ricerca dei “contatti” familiari, i “tracciatori” specifici dello SPISAL impegnati nell’ambito aziendale; e infine il Servizio Epidemiologia e Promozione della Salute, che ha curato in particolare le pubblicazioni e la diffusione delle buone norme. Sono state definite regole stringenti quanto all’esecuzione dei test anti Covid-19 e al rapido isolamento dei soggetti evidenziati come positivi; sono stati realizzati ripetuti incontri e webinar, in particolare per l’ambito della navalmeccanica e dell’edilizia, coinvolgendo le imprese e i loro “medici competenti”; sono state fornite informazioni via telefono, via email e attraverso il sul Sito aziendale, dove sono regolarmente messi a disposizione i documenti con indicazioni sulle misure di contenimento del contagio.
“Questa importante attività svolta in collaborazione da tre Servizi – sottolinea il Direttore Generale – è il risultato di un’organizzazione ben strutturata in ambito dipartimentale, in questo caso nell’ambito del Dipartimento di Prevenzione, che è propria della nostra Azienda sanitaria. Alla buona collaborazione interna si somma la disponibilità sempre piena dell’Ulss 3 Serenissima alla collaborazione con i partner esterni, le pubbliche amministrazioni e gli altri enti interessati e, in questo caso specifico, anche con la comunità bengalese, fortemente presente nell’attività della cantieristica”.

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