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ABBIGLIAMENTO INVERNALE OPERATORI COVID POINT, NESSUNA CARENZA

In merito a quanto segnalato dal sindacato Nursing Up relativamente a una presunta mancata consegna di abbigliamento invernale agli operatori dei Covid Point, l’Ulss 2 precisa che si tratta di affermazioni destituite di fondamento.

Pubblicato il 15 Gennaio, 2021

In merito a quanto segnalato dal sindacato Nursing Up relativamente a una presunta mancata consegna di abbigliamento invernale agli operatori dei Covid Point, l’Ulss 2 precisa che si tratta di affermazioni destituite di fondamento.

“Tutti i cinque Covid Point ad accesso diretto in modalità drive in – precisa Stefano De Rui, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 2 – sono stati riforniti del vestiario necessario e i rispettivi referenti, compresi quelli di Altivole e di Treviso, non hanno mai ricevuto richieste legate alla mancanza di vestiario da parte degli operatori. Già dallo scorso mese di ottobre – aggiunge – erano stati effettuati gli ordini del materiale necessario, in base alla rilevazione dei fabbisogni, prevedendo fin da subito anche una disponibilità ulteriore di vestiario, in considerazione del possibile turn over del personale.

La scelta del tipo di abbigliamento ha tenuto conto, oltre che della stagionalità, del ruolo dei singoli operatori: ad esempio, il giubbotto imbottito antipioggia è stato previsto per gli operatori addetti al triage mentre il kit base (pantaloni imbottiti, berretto, felpe, scarponi dopo sci, etc.) è stato consegnato a tutto il personale dei Covid Point, compresi i militari operanti ad Altivole, Castelfranco Veneto e Conegliano, che stanno dando un importante contributo alle attività”.

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