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Dai consiglieri Gennaro e Russo a MessinAccomuna perplessità sul sit-in pro sindaco in tempo di Covid

Pubblicato il 15 Gennaio, 2021

Chi ha autorizzato un sit-in a favore del sindaco di Messina, Cateno De Luca, in tempo di Covid? Tante le perplessità: da quelle dei consiglieri comunali del Partito democratico Gennaro e Russo a quello del movimento “MessinAccomuna”.

Rileva Gaetano Gennaro: “Dai social rimbalzano le immagini di una manifestazione avvenuta ieri pomeriggio davanti al Municipio, a pochi passi dal corpo di guardia dei Vigili urbani, in palese violazione delle misure di contenimento dell’infezione da Covid-19. Mi domando se i Vigili urbani e le altre forze dell’ordine hanno provveduto a :1)Disperdere la riunione; 2)Identificare i responsabili; 3)Elevare le contravvenzioni previste; 4)Denunziare i fatti all’Autorità giudiziaria. Tutto ciò per un elementare rispetto verso l’autorità dello Stato e delle altre Istituzioni pubbliche e, soprattutto, dei lavoratori, degli operatori economici, del personale sanitario, degli anziani, dei giovani e di tutti i semplici cittadini che in questo periodo stanno rinunziando ai loro diritti fondamentali per contribuire alla lotta contro il virus.Ma che città è diventata Messina?!?!”.

La manifestazione: dalla pagina del consigliere Gennaro

Scrive Alessandro Russo: “Al di là delle dichiarazioni del sindaco e delle sue dimissioni postdatate tipo assegno scoperto, domani chiederò formalmente lumi su alcune cose:1) Come è stato possibile organizzare un sit in in zona rossa? Ci sono le autorizzazioni? Chi le ha rilasciate? Come è possibile non scendere in piazza con 3 amici mentre in 30 sostenitori del sindaco sì?È normale tutto questo? Verificheremo.2) Quali sono le dichiarazioni registrate nelle auto certificazioni dei partecipanti al sit in sotto il Municipio? Quali le ragioni di improrogabile “necessità e urgenza” unicamente contemplate dai DPCM sono state comunicate dai partecipanti?3) Sono stati identificati o sono identificabili i partecipanti al sit in per procedere a eventuale sanzione se dovessero essere state violate norme dei DPCM? 4) La Polizia locale procederà a verificare tutte queste circostanze in tempi brevissimi, sanzionando altrettanto, come è stato fatto per il ragazzino che a Capodanno correva con la fiaccola in Viale Libertà?Domande a cui va data risposta perché la legge vale per tutti, allo stesso modo. Nonostante la pandemia.”

Afferma MessinAccomuna: “Ieri pomeriggio una sigla sindacale e alcuni lavoratori della Messina Social City hanno convocato una manifestazione politica a sostegno di De Luca. Gli organizzatori si sono premurati di precisare di aver ricevuto l’autorizzazione dalla Questura, richiesta nella mattina dello stesso giorno.
La notizia ha destato perplessità in tutta la popolazione, considerato che Messina è stata istituita quale zona rossa dall’Ordinanza Regionale n. 6 del 10/01/2021 e visto che l’ordinanza stabilisce per Messina un tassativo “divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, nei predetti territori comunali ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese”.
Dubitando che il programmato sit-in rientri nelle ragioni di spostamento previste dall’Ordinanza Regionale, prima dell’ora prevista (h 17,30), Messinaccomuna si è rivolta alla Prefetta di Messina, dott.ssa Carmela Librizzi, affinché la stessa accertasse e chiarisse se lo svolgimento di pubbliche manifestazioni di piazza sia compatibile con la condizione di “zona rossa” per la città di Messina.
In attesa dei richiesti chiarimenti, si evidenzia un’ulteriore stranezza: nel luglio scorso (ossia in fase di assenza delle restrizioni alla mobilità connesse all’epidemia) era stata negata l’autorizzazione “in giornata” ad altre manifestazioni, perché tra richiesta ed evento è previsto che trascorrano almeno tre giorni. Di qui una domanda ulteriore: la domanda è stata presentata in giornata o nei tre giorni previsti? Nel primo caso vorremmo capire le ragioni di urgenza che hanno indotto (in “zona rossa”) a derogare il termine previsto (in altri casi e “in tempi di pace” invece pedissequamente rispettato); nel secondo, come facevano i manifestanti a sapere con tre giorni d’anticipo che il Sindaco avrebbe espresso ieri la volontà di dimettersi?
Ancora, dalle immagini che circolano pare che alcuni manifestanti abbiano abbassato le mascherine e si siano scambiati materiali senza assumere le prescritte precauzioni igieniche a prevenzione del contagio, ma non risulta che siano stati sanzionati dalle forze dell’ordine presenti. Due pesi e due misure per i cittadini messinesi?”, sottolinea MessinAccomuna.

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