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Il sindaco di De Luca e la nuova ordinanza: “Chiudiamo tutto per sconfiggere il virus”

Pubblicato il 16 Gennaio, 2021

“Chiudiamo tutto per sconfiggere il virus”: il sindaco di Messina, Cateno De Luca, annuncia nella sua consueta diretta Facebook, ormai un rito messinese, l’intenzione di dar vita a un’ordinanza sindacale più restrittiva rispetto alle disposizioni da zona rossa di governo nazionale e regionale. Rispetto a un “bollettino di guerra” che vede fino a oggi 70 vittime del Coronavirus, e con il richio di arrivare “a più di 100 morti”, con una situazione drammatica per contagi e posti in terapia intensiva, il sindaco si lancia in una nuova ordinanza, congela le dimissioni dopo la lettera al presidente del Consiglio comunale, in attesa di prendere tra 20 giorni una decisione definitiva. Anche l’altalena di dimissioni annunciate e poi non date fa parte dello stile aggressivo del primo cittadino sui social. Il tutto senza dimenticare la campagna, sempre per la gestione Covid, contro il direttore generale dell’Asp La Paglia, l’assessore regionale alla Salute Razza e il presidente Musumeci.

Nel frattempo, la pernacchia di De Luca nei confronti dell’ordinanza di Musumeci impazza sui social e si prevedono, come intenzioni del sindaco nella sua ordinanza, misure per chiudere più possibile scuole e diverse attività commerciali.

Oggi si è pure riunito il Consiglio comunale in seduta straordinaria. Da parte loro, però, i consiglieri del Partito democratico hanno annunciato in anticipo la loro assenza, che riportiamo di seguito.

Scrive il sindaco: “A seguito del proficuo confronto con alcuni consiglieri comunali abbiamo concordato alcune modifiche all’ordinanza sindacale.”

La posizione del Pd: “Non parteciremo alla seduta straordinaria del Consiglio comunale”

“I sottoscritti consiglieri comunali non parteciperanno alla seduta odierna del civico Consesso in quanto ritengono che la motivazione addotta per la sua convocazione sia assolutamente generica e priva dei requisiti dell’urgenza. Il Consiglio comunale, infatti, si è già riunito in più occasioni, anche informali, per affrontare il tema dell’emergenza Covid-19. Occasioni nelle quali, più d’una volta, il Sindaco e la sua Amministrazione non hanno sentito l’esigenza di partecipare e confrontarsi, preferendo, invece, le dirette su Facebook. Non essendovi oggi atti amministrativi urgenti non si ravvede, quindi, la necessità di convocare il Consiglio in seduta straordinaria e urgente.Siamo disponibili – da coprotagonisti istituzionali e non come pubblico silente ed applaudente — a discutere di misure concrete per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, al netto di giochi di nervi e di guerre di responsabilità, che al momento non giovano a nessuno, al fine di dare effettivo sostegno ai cittadini, ai lavoratori e al mondo imprenditoriale ed economico che si trova sempre più in gravi difficoltà. Continueremo, in ogni caso, senza farci sedurre dal suono delle sirene del facile consenso, a chiedere con forza il rispetto della legge, soprattutto in tema di emanazione di ordinanze urgenti cittadine, nei limiti delle competenze sindacali, affinché non si pongano in contrasto con disposizioni regionali e nazionali, e non prestino il fianco a dannose possibili impugnazioni.​

Auspichiamo, pertanto, che al più presto si possa apprendere quale sia il programma di interventi concreto che l’Amministrazione vorrà porre in essere per sostenere l’economia cittadina e la popolazione in difficoltà, in una seduta di Consiglio convocata per discutere di interventi specifici e non per trattare genericamente il tema dell’emergenza Covid-19, ancor più visto che la richiesta di consiglio odierno era più un (condivisibile) invito alla coesione ed alla collaborazione istituzionale, dal così generale e palese significato, da non richiedere certamente di essere discussa in un civico consesso convocato ad hoc.​Non è chiedendo le dimissioni di Tizio o di Caio che si ferma il virus e si aiuta la cittadinanza. Riteniamo, quindi, che al netto delle evidenti responsabilità che possono essere attribuite all’A.S.P. di Messina e ai suoi vertici, che esistono e sono sotto gli occhi di tutti, quello attuale sia il momento della collaborazione istituzionale a tutti i livelli. Solo così di può tentare di uscire il prima possibile dall’attuale stato di crisi. Per questo motivo invitiamo il Sindaco a cambiare rotta e anche atteggiamento rispetto a quanto finora fatto e ad assumersi la responsabilità che i cittadini e il ruolo che riveste gli attribuiscono. Come hanno sempre fatto, i sottoscritti continueranno con altrettanto senso di responsabilità e rispetto dei ruoli istituzionali, a lavorare per la città, valutando, suggerendo e sostenendo tutte le scelte che verranno assunte nell’esclusivo interesse della cittadinanza messinese.”

Gruppo PD Consiglio Comunale Messina

Dalla pagina del consigliere Alessandro Russo

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