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Vaccini Covid-19 Emilia-Romagna: al via i richiami

Vaccini Covid-19 Emilia-Romagna: al via i richiami.

Pubblicato il 17 Gennaio, 2021

Vaccini Covid-19 Emilia-Romagna: al via i richiami e le nuove dosi in arrivo.

Vaccini, via con priorità ai richiami. Da lunedì 18 gennaio 2021, prende il via in Emilia-Romagna il secondo giro di somministrazioni. Si partirà da coloro che ricevettero la prima, il 27 dicembre, V-Day in Italia e in Europa, e via via tutti gli altri.

La settimana che sta per iniziare vedrà però la consegna, lunedì 18 e martedì 19 gennaio 2021, di 26.910 dosi Pzifer-BioNtech, praticamente il 50% in meno rispetto a quelle attese (52.650), a causa dei lavori di potenziamento degli impianti comunicato dall’azienda al commissario Domenico Arcuri, così come a tutti i governi europei, intervento che comporta il ritardo nelle consegne della prossima settimana in tutta Europa.

Gli arrivi successivi sono previsti nella settimana dal 25 al 31 gennaio 2021: 46.800 dosi Pfizer.

La settimana entrante verranno quindi garantiti tutti i richiami, ovvero la seconda dose per completare la vaccinazione, sia del personale che lavora nella sanità regionale sia degli operatori e dei degenti delle CRA. Di fronte al ritardo nella fornitura di Pfizer, per garantire tutti i richiami verranno rinviate di qualche giorno le nuove somministrazioni di prime dosi a coloro che si erano già prenotati sempre per la settimana entrante.

I richiami seguiranno il seguente programma: da lunedì 18 a domenica 24 gennaio 8.248 dosi giornaliere, da lunedì 25 a domenica 31 gennaio 62.217 dosi complessivamente.

“La mancata consegna della prossima settimana spero non si ripeta- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Siamo la regione che in rapporto alla popolazione vaccina più persone e vogliamo proseguire a pieno ritmo. Stiamo anzi preparando il piano vaccinale per la seconda fase, quando la campagna da febbraio/marzo si allargherà al resto della popolazione, per arrivare a moltiplicare il numero di vaccini somministrati. Chiaro però che deve esserci piena continuità nelle forniture di dosi. Siamo in contatto costante con il commissario Arcuri e il ministro Speranza, perché si tratti davvero di un caso isolato in conseguenza del quale si aumentino le forniture successive o almeno si garantiscano le dosi programmate. Su questo deve esserci il massimo rigore anche da parte dell’Unione europea rispetto a contratti di fornitura sottoscritti con l’Italia e gli altri Paesi europei”.

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