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Macerata scommette sul cicloturismo

Il Comune di Macerata ha aderito al progetto di promozione turistica “Noi Marche”, la rete interprovinciale di Comuni del Maceratese e del Fermano, uniti in un protocollo d’intesa, promossa dal Comune di Civitanova Marche nel 2012, che si occupa di creare progetti di promozione legati al territorio e offre diverse soluzioni con pacchetti specializzati ed eventi.

I Comuni coinvolti fattivamente nel progetto, unico nel suo genere per concretezza e partecipazione attiva di tutti i sindaci e gli assessori al Turismo, sono Appignano,  Montegranaro, Morrovalle,  Sarnano, Cingoli, Fiastra, Penna San Giovanni mentre molti altri Enti sono in fase di adesione. 

Contestualmente, nell’ambito di “Noi Marche”, il Comune di Macerata ha aderito anche al progetto “Noi Marche Bike Life” finalizzato alla costruzione e promozione di itinerari turistici legati al cluster del cicloturismo attraverso la mappatura di itinerari, eventi di formazione dedicati agli operatori turistici per la creazione di bike hotel e servizi bike friendly, la realizzazione di prodotti editoriali cartacei e la  partecipazione a eventi e fiere dedicati al cicloturismo che pubblicizzino il progetto stesso.

“Si tratta di due iniziative per promuovere le nostre eccellenze in un modo particolarmente originale, -ha detto l’assessore al Turismo Riccardo Sacchi – Mi riferisco soprattutto al cicloturismo che rappresenta una percentuale considerevole nel campo dell’attività turistica naturale, oltretutto destagionalizzata, che si può praticare quasi tutto l’anno, eco-sostenibile, sulla quale crediamo e vogliamo investire così come  previsto nel nostro programma che dà spazio al turismo sportivo. In sinergia con l’assessore ai Parchi pubblici Paolo Renna, infatti, vogliamo incrementare i percorsi ciclabili perché convinti che possano costituire un elemento importante nella scelta della destinazione di numerosi turisti e favorire il loro flusso verso le strutture ricettive, i musei, i ristoranti e ogni altro luogo d’interesse culturale anche se al momento, e probabilmente anche nel futuro prossimo, potremo parlare di turismo di prossimità, e non certo europeo o internazionale, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid”. 

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