Pubblicato il 25 Gennaio, 2021
A spianare la strada ci aveva già pensato l’Assessore alla Salute della regione siciliana Ruggero Razza che aveva parlato di “sostenere azioni legali contro Pfizer” per i ritardi nelle consegne dei vaccini ma, oggi, il presidente Musumeci ipotizza addirittura la requisizione delle dosi.
Questo il suo pensiero: “Durante la prima fase della emergenza pandemica, ai confini degli Stati si requisivano materie prime, mascherine e ventilatori – spiega Musumeci – Oggi mi chiedo: perché non si pensa a requisire le fiale dei vaccini prodotte nei Paesi dell’Unione Europea? Non vorrei che, mentre oltreoceano il nuovo presidente Biden si dice pronto ai “poteri della guerra” per la produzione dei vaccini, dalle parti nostre vi sia un atteggiamento remissivo nei confronti di multinazionali che non possono produrre da noi, firmare contratti con impegni precisi e poi, magari vendere a prezzi maggiori dove meglio conviene. Requisire i vaccini delle multinazionali: è questo che gli italiani si aspettano».
Sarà mai possibile un’azione simile in campo internazionale? Così mentre Pfizer e AstraZeneca rivedono i loro impegni per le consegne ai Paesi dell’Unione, si aprono scenari a dir poco complicati sia dal punto di vista del diritto sia dal punto di vista degli equilibri politici tra i Paesi Membri.
La differenza tra idea e azione è cosa nota a tutti, un po’ meno a chi ha la responsabilità di governare.
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